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04 novembre 2025

Occupati stranieri al massimo storico in Toscana: 214mila nel 2024

Secondo il rapporto Idos la regione è quarta in Italia per tasso di occupazione, ma permangono criticità strutturali.

Leonardo Testai
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Aumenta per il terzo anno consecutivo l’immigrazione in Toscana, e gli occupati stranieri toccano il massimo storico: lo rivela il dossier statistico realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos, presentato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dopo il +2,1% del 2022 e dell’anno successivo, nel 2024 la popolazione straniera è salita di un ulteriore 3,7%, una quota corrispondente a quasi 16mila persone, arrivando a 439.789 stranieri residenti, il 12% degli iscritti all’anagrafe. Il numero di occupati stranieri è tornato a crescere e ha sfiorato quota 214mila, per un’incidenza del 12,8% sugli occupati totali: 20mila i lavoratori immigrati in più rispetto all’anno precedente in Toscana.

Toscana quarta per occupazione di stranieri in Italia

L’incremento dell’occupazione straniera è dovuto prevalentemente alla dinamica della componente femminile (+14mila), con un contributo che rimane comunque positivo anche per quella maschile (+6mila). Per effetto di questo aumento, l’incidenza delle donne sul totale dei lavoratori stranieri sale al 45,3% (+2,6% rispetto al 2023), valore di poco superiore a quello medio riferito alla totalità dei lavoratori (44,5%). Il tasso di occupazione, calcolato come il rapporto tra gli occupati e la popolazione fra i 15 e i 64 anni, per i lavoratori stranieri è del 66,8%, più basso di quello degli italiani (71,5%) ma sufficiente a porre la Toscana al quarto posto nazionale, alle spalle di Valle d’Aosta, Veneto e Trentino Alto Adige. I disoccupati stranieri sono l’8,7%, valore in diminuzione rispetto al 2023 (11,3%) e più basso rispetto a quello medio nazionale (10,1%), ma superiore al tasso degli italiani (5,9%).

Per l’occupazione straniera permangono infatti, secondo Idos, strutturali condizioni di svantaggio. Al riguardo, infatti, va evidenziato che Non solo, circa un terzo (33,2%) dei lavoratori immigrati è sovraistruito, ossia ha un livello di istruzione e competenze superiore a quelle richieste per la mansione che svolge, contro il 27,7% degli italiani. E il 5,8% è sottoccupato, ovvero lavora meno ore di quelle che avrebbe voluto e potuto fare, mentre per gli italiani l’incidenza si ferma all’1,7%. Inoltre i lavoratori stranieri continuano ad essere impiegati nel lavoro manuale non specializzato in percentuale largamente maggiore agli italiani (24,6 contro 7,2%), mentre sono molto più raramente occupati come dirigenti o in professioni intellettuali e tecniche (10% contro il 37,8% degli italiani).

Cresce ancora l’imprenditoria straniera (+2,2%)

A fine 2024, il numero totale delle imprese a titolarità immigrata ha raggiunto quota 64.154 a livello regionale, con una crescita del 2,2% rispetto all’anno precedente e del 10,9% rispetto al 2019. Questo incremento si contrappone al calo delle imprese con titolari italiani, che negli ultimi 5 anni sono diminuite del 7,6%. La combinazione di questi andamenti ha portato l’incidenza delle imprese immigrate al 16,4% sul totale di quelle attive in Toscana, un’incidenza ben più alta di quella nazionale (11,3%). Tra i titolari di imprese individuali, oltre il 60% proviene da Cina (23,3%), Albania (14,3%), Marocco (11,3%) e Romania (11,3%). Prato si distingue per la sua alta concentrazione (34,3%), mantenendo il primato a livello nazionale; Firenze è al 19,3%, mentre le altre province presentano valori più contenuti.

In Toscana, il 27,2% dei titolari delle imprese ‘immigrate’ è guidato da una donna, un valore superiore a quello nazionale (24,7%). Prato si posiziona al vertice anche in questo ambito, con un’incidenza di imprese femminili che raggiunge il 35,1%, seguita da Grosseto (29,1%). A differenza del panorama nazionale, dove predomina il settore dei servizi (58,1%), la Toscana presenta più equilibrio tra industria e terziario, con 27.651 imprese nel settore industriale e 30.484 in quello dei servizi. Il settore agricolo raccoglie invece 3.318 imprese, di cui 866 sono localizzate a Grosseto. Le rimesse verso i paesi di provenienza nel 2024 hanno convogliato flussi per 664,4 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto ai 673,1 milioni del 2023.

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Leonardo Testai

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