Uno strumento straordinario per aiutare le piccole imprese del sistema moda con meno di 15 dipendenti: è la proposta avanzata oggi dal ministero del Lavoro in occasione del nuovo tavolo moda. Alla riunione di Roma non ha partecipato la ministra Marina Calderone, né i sottosegretari: sono stati i tecnici del Ministero a illustrare la proposta. “Ci aspettiamo che venga definito lo strumento ad hoc di cui abbiamo parlato, che venga finanziato per una durata sufficiente a superare questo periodo di crisi, e che tutto questo avvenga in tempi rapidi, perché di tempo ne è stato perso fin troppo”, ha commentato Alessandra Nardini, assessora al Lavoro della Regione Toscana.
Il Ministero chiede alle Regioni una mappatura
“I tecnici del Ministero hanno chiesto a noi rappresentanti delle Regioni – ha aggiunto Nardini – di circoscrivere, in maniera ancora più dettagliata, la possibile platea di beneficiarie e beneficiari di tale strumento e i codici Ateco dei comparti che dovrebbero essere oggetto di questo tipo di intervento. E’ importante che il Governo riconosca la gravità della crisi che il settore moda sta attraversando e dunque la correttezza della richiesta di sostegno che da mesi stiamo avanzando, insieme alle organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali e alle amministrazioni comunali”.
Per le lavoratrici e i lavoratori delle imprese del comparto moda con più di 15 dipendenti, i tecnici romani hanno ricordato che è a tutt’oggi possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari. In quest’ottica il Ministero ha chiesto da parte delle Regioni dati precisi e puntuali sulla effettiva situazione della cassa integrazione fruita e residuale, affinché si possa poi valutare la necessità di procedere con un atto che disponga una deroga. Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI), ha presentato una mozione (firmata anche dalla deputata pratese Chiara La Porta) per chiedere al governo di valutare proprio l’ampliamento dell’accesso alla Cig in deroga, coinvolgendo tutte le imprese del comparto a partire da quelle artigiane.
Prato delusa: “Ci aspettavamo maggiore attenzione”
Poco entusiasmo nei commenti da Prato, dove imprese, sindacati e Comune chiedevano tra le altre cose di dare carattere di ordinarietà al sostegno governativo per gli investimenti sulla competitività delle aziende, risorse per la cassa integrazione, la moratoria sul pagamento degli F24 e dei prestiti bancari. “Dalla politica e dal governo ci aspettiamo una maggiore attenzione – afferma l’assessora comunale alle attività produttive, Benedetta Squittieri – e una maggiore consapevolezza della situazione, perché si tratta di un settore fondamentale per lo sviluppo del territorio e di tutta la regione. Chiediamo poi più certezze sui tempi di erogazione di queste misure straordinarie di ammortizzatori sociali”.
Un nuovo incontro è fissato per il prossimo 23 settembre al ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo il tavolo dell’agosto scorso -, convocato dal ministro Adolfo Urso per fare il punto degli strumenti che si potranno mettere in campo per la filiera della moda, tra cui un bando ad hoc.
Leonardo Testai