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Territorio

28 dicembre 2022

Multiutility, Nardella apre agli empolesi per una “soluzione condivisa”

A fronte dell’altolà di 14 sindaci, il primo cittadino di Firenze si dice pronto a garantire “un percorso inclusivo”.

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Dopo l’altolà dei sindaci dell’Empolese-Valdelsa sugli adempimenti per la costituzione della Multiutility toscana, il Comune di Firenze cerca di gettare acqua sul fuoco, dichiarandosi pronto a lavorare per “una soluzione condivisa”, in attesa del responso della riunione dei soci di Publiservizi. Questa la presa di posizione del sindaco Dario Nardella, uno dei tre promotori – insieme al sindaco di Prato Matteo Biffoni, e alla sindaca di Empoli Brenda Barnini – del progetto di aggregazione, dopo che i 14 sindaci dell’area empolese (fra cui la stessa Barnini) ieri hanno diffuso una nota di allarme.

I sindaci contestano infatti l’iter formale che sta portando alla creazione di una società regionale unica dei servizi pubblici locali, partendo dalla toscana centrale. Secondo le informazioni raccolte da T24, risulterebbero infatti delle discrepanze fra le varie delibere comunali sulla parte tecnica relativa alla quotazione in Borsa della Multiutility toscana, e a quanto capitale andare a collocare sul mercato, con i relativi riflessi sulla composizione dell’azionariato della nuova società, e dunque anche sul peso che assumerebbero i singoli Comuni.

“Mi impegno a garantire un percorso inclusivo”

“Gli amministratori coinvolti – afferma Nardella – sanno fin dall’inizio delle grandi complessità tecniche e politiche di un progetto così ambizioso. Per questo dobbiamo guardare con il massimo rispetto e con la massima attenzione alle perplessità espresse dai colleghi dell’area empolese, lavorando tutti insieme per una soluzione condivisa che ci consenta di superare le difficoltà emerse in queste ultime ore”.

Nardella ha voluto ribadire il suo impegno “sia come sindaco del Comune di Firenze che come sindaco metropolitano a garantire un percorso equilibrato e inclusivo, nel quale nessun sindaco deve sentirsi limitato nelle sue prerogative. Confido nel primato della politica e nella concretezza degli amministratori locali, che sono gli unici oggi in grado di arrivare a una risoluzione positiva del confronto in atto tra le amministrazioni e le società di servizi, in modo da soddisfare le legittime esigenze di ognuno”.

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