Il gruppo chimico Lem di Bucine, nel Valdarno aretino, specializzato nei processi di finitura per gli accessori metallici di borse e scarpe (fibbie, catene, ganci, borchie), semplifica la struttura societaria per rafforzare le sinergie amministrative e organizzative e il ruolo di leader nei trattamenti galvanici nell’alta moda.
Il gruppo, che fa capo a Daniele Gualdani, ha deciso la fusione per incorporazione (che sarà operativa dal 1 gennaio 2023) di X-Platining in Lem srl, entrambe società controllate dalla capogruppo Lem Industries. A seguito della fusione Lem, nata nel 1974 e in costante crescita, raggiungerà 70 milioni di fatturato con 300 dipendenti, e opererà con due divisioni: Lem per la galvanica e X-22 per il Pvd Tecnology System, “processo e applicazione innovativa – afferma l’azienda – che la qualifica tra i pochi player del settore”. Un’altra azienda del gruppo si occupa di verniciatura.
Più flessibilità e più investimenti
“I mercati in questo momento premiano i gruppi che sanno rispondere con maggiore flessibilità, indipendenza e trasparenza alle esigenze dei brand – afferma il patron Daniele Gualdani – e considerano ormai irrinunciabile la sostenibilità, anche se c’è ancora molto da fare soprattutto col Sud produttivo del mondo”.
Negli ultimi anni Lem (che non ha fermato l’attività neppure a seguito dell’incendio di uno stabilimento nell’aprile 2021) ha investito sia nell’area produttiva (con un impianto dedicato alla produzione nickel-free che ha una capacità tra le più grandi al mondo per il settore lusso) che nella ricerca e sviluppo, con la realizzazione di un laboratorio interno. In programma adesso c’è la realizzazione di un nuovo impianto galvanico. E non solo. “La concentrazione degli investimenti e la riorganizzazione delle risorse che deriveranno dalla fusione – afferma l’azienda – permetteranno un incremento della produttività e della qualità dei servizi offerti e quindi un significativo miglioramento dei risultati economici futuri”.
Silvia Pieraccini