Il Governance Poll 2024 del Sole 24 Ore per la Toscana profuma già di elezioni regionali 2025: infatti, se da un lato il governatore in carica Eugenio Giani migliora sensibilmente il risultato dell’anno scorso, in termini di percentuale di gradimento rimane dietro al suo rivale più accreditato, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi che guida la pattuglia di primi cittadini toscani di centrodestra. Che sono gli unici sindaci ‘misurati’ dal sondaggio: come di consueto, sono esclusi dalla graduatoria coloro che sono stati eletti o rieletti nell’ultimo anno, e dunque mancano all’appello i tre Comuni toscani guidati dal centrosinistra – Firenze, Prato e Livorno.
Giani: “Bene così, ma non parliamo di secondo mandato”
Nel Governance Poll 2024 Giani arriva a un gradimento del 52%, risultato non altissimo in assoluto, ma in miglioramento rispetto al 48,6% del giorno dell’elezione (nel 2020), e ancor di più rispetto al 45% del Governance Poll dell’anno scorso. L’esponente del Pd è decimo sul totale dei 14 governatori ‘testati’ in questa edizione, che non comprende i presidenti di Regione eletti o rieletti nell’ultimo anno, e il governatore della Liguria Giovanni Toti, sospeso dalla rilevazione per via delle recenti vicende giudiziarie che lo hanno portato agli arresti domiciliari.
“Per me è un incoraggiamento, e una grande considerazione positiva che poi avverto anche quando giro per la Toscana”, ha commentato Giani. “Però io sono un perfezionista – ha aggiunto -, quindi voglio fare sempre meglio, e quindi mi auguro il prossimo anno di essere ancora più su”. Guai però a parlare di secondo mandato, o di futuri duelli Giani vs Tomasi: “E’ ancora presto”, ha precisato il governatore. “Soprattutto – ha detto ai cronisti che lo interpellavano -, non gradisco che si entri nel clima elettorale della Regione, perché quando si entra in clima elettorale si perde il senso dell’impegno sui temi amministrativi e invece ci sono tante cose da fare. Quindi io mi voglio concentrare sui temi amministrativi e sulla capacità di risolverli”.
Tomasi mantiene il consenso (e “vede” il 2025)
Fuori causa gli ex sindaci di Firenze e Prato Dario Nardella e Matteo Biffoni, che l’anno scorso erano nella top ten dei primi cittadini italiani, e il sindaco riconfermato di Livorno Luca Salvetti, 11/o un anno fa, la graduatoria toscana è guidata da Tomasi, che registra un 55,5% di gradimento che gli vale il 29/o posto a livello nazionale, mantenendosi sui livelli del 2023: l’esponente di FdI è quattro punti sopra il 51,5% con cui fu rieletto al primo turno nel 2022. Numeri che rafforzano la posizione di Tomasi come primo fra i possibili sfidanti di Giani per le prossime elezioni, in cui il centrodestra proverà di nuovo a conquistare per la prima volta la Regione.
Seguono in classifica Francesco Persiani (Massa) al 40/o posto, con il 54,4% di gradimento (-0,4% sull’elezione); Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Grosseto) al 44/o, con il 53,5% (-2,7% sull’elezione); Nicoletta Fabio (Siena) al 47/o col 53% (+0,8% sull’elezione). Sono tre i sindaci appena sotto la soglia psicologica del 50%: con il 49,5% sono appaiati al 63/o posto Alessandro Ghinelli (Arezzo, -5% sull’elezione), Mario Pardini (Lucca, -1,5%) e Michele Conti (Pisa, -2,8%). Fra loro, il solo Ghinelli è in scadenza nel 2025, ed essendo al secondo mandato non è rieleggibile.
“Il centrodestra, nei capoluoghi toscani in cui amministra, governa bene”, rivendica il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti. “Le percentuali di apprezzamento dei nostri amministratori, rispetto alle quali esprimiamo soddisfazione, confermano la bontà di un progetto che guarda alle città come perni importanti delle nostre politiche. Una menzione speciale riguarda il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e il primo cittadino di Siena, Nicoletta Fabio. La percentuale che riguarda Alessandro è in aumento rispetto a quella del suo primo turno di elezione nel 2022, confermandolo al livello dello scorso anno e bene si inserisce Nicoletta, al suo primo anno di amministrazione di Siena, con una percentuale che attesta quasi un più uno rispetto al momento in cui i senesi l’hanno scelta alla guida della città. Questi segnali ci motivano, accompagnandoci sempre più determinati e forti verso le elezioni regionali 2025”.
Leonardo Testai