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Industria

20 aprile 2022

Gkn, il nuovo investitore è ancora misterioso

Qf Spa chiede tempo e ulteriori interlocuzioni al Mise. Si valuta l’ingresso di Invitalia nel capitale.

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L’attesa è andata delusa: il nome del nuovo investitore per la reindustrializzazione della ex Gkn di Campi Bisenzio non è stato reso noto neanche nella riunione di oggi del tavolo del ministero dello Sviluppo economico, né sono state comunicate novità sul piano industriale illustrato nelle sue linee generali lo scorso 24 marzo. “I partner industriali che svilupperanno il piano insieme a Borgomeo avranno alcune interlocuzioni al ministero e dopo queste sarà superato il patto di riservatezza a cui tutti sono vincolati”, ha fatto sapere a fine tavolo Qf Spa, la società dell’imprenditore Francesco Borgomeo che ha rilevato la fabbrica.

Secondo quanto emerso, il Mise – rappresentato al tavolo da Luca Annibaletti, coordinatore della Struttura per le crisi d’impresa, e dalla segreteria tecnica della viceministra Alessandra Todde – ha confermato “piena fiducia” nel piano di Borgomeo, e si è dichiarato disponibile a intervenire con tutti gli strumenti a disposizione per il successo della reindustrializzazione. Tanto che si starebbe ancora valutando un possibile ingresso di Invitalia nel capitale di Qf Spa attraverso il Fondo Salvaguardia.

Rinnovo della Cig ordinaria, e non di transizione

Anche se Qf e il Mise confermano la road map in essere, con il closing previsto entro maggio, i sindacati e la Rsu non hanno accolto di buon grado la mancata presentazione del nuovo investitore industriale per la ex Gkn. “In questa situazione – lamenta la Fiom – non ci sono le condizioni per procedere all’accordo di cassa integrazione per transizione, in quanto a oggi mancano gli investitori, la presentazione di un piano industriale vincolante e ben dettagliato e di un piano riguardante la formazione professionale necessaria per la transizione industriale”. Ragione per cui, al tavolo del Mise, è emersa la volontà dell’azienda di rinnovare la Cig ordinaria. La Rsu ha dato vita a un presidio di fronte alla presidenza della Regione Toscana.

Anche le istituzioni invocano un cambio di passo: “Abbiamo chiesto al Ministero dello sviluppo economico – ha affermato Valerio Fabiani, consigliere del presidente della Regione Toscana per lavoro e crisi aziendali – di farsi garante di questo passaggio così delicato, cioè di creare le condizioni affinché gli investitori che con Borgomeo sosterranno il progetto di riconversione del sito di Campi Bisenzio vengano al tavolo e si confrontino con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni”.

La prossima tappa della vertenza sarà il tavolo territoriale convocato dalla Regione Toscana per il 27 aprile. La prossima riunione del tavolo del Ministero, invece, dovrebbe essere convocata nel giro di due settimane.

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