Molti si chiedono perché un imprenditore navigato come Giorgio Armani, 91 anni appena compiuti, abbia deciso di rilevare un locale-simbolo delle notti versiliesi come la Capannina di Forte dei Marmi, di cui oggi – 27 agosto – ha annunciato l’accordo per l’acquisizione. “Un gesto affettivo e un ritorno alle origini”, spiega Armani nel comunicato stampa che annuncia l’operazione. L’imprenditore, che ha una villa a Forte dei Marmi, località definita “rifugio personale e luogo di vacanza”, ricorda che proprio lì, negli anni Sessanta, conobbe il suo amico e socio Sergio Galeotti. E spiega l’operazione anche come “un tributo alla tradizione italiana”.
La Capannina fattura due milioni di euro
Il valore dell’acquisizione non è stato reso noto. La società ‘La Capannina di Franceschi srl’ nel 2023 (ultimo bilancio depositato) ha fatturato due milioni di euro con 42 dipendenti e ha chiuso il bilancio con novemila euro di perdita. Lo storico locale, fondato nel 1929 da Achille Franceschi e dal 1977 acquisito e gestito da Gherardo Guidi, morto nell’ottobre scorso, è simbolo da quasi un secolo della mondanità italiana e ha ospitato artisti e intellettuali. Locale per aperitivi, ristorante, discoteca, piano-bar, la caratteristica della Capannina è di essere frequentata da persone di ogni età.
Leonardo Maria del Vecchio ha acquisito il Twiga
Il passaggio di mano della Capannina si aggiunge a quello del Twiga, l’altro locale-simbolo della Versilia, fondato nel 2000 a Marina di Pietrasanta come stabilimento balneare e ristorante-discoteca da Flavio Briatore e Daniela Santanché e acquisito nei mesi scorsi da Leonardo Maria Del Vecchio, figlio di Leonardo Del Vecchio fondatore dell’impero degli occhiali Luxottica, attraverso LMDV Hospitality Group, subholding dedicata all’accoglienza di LMDV Capital.
Silvia Pieraccini