La ripartenza dei mercati, non solo esteri, porta numeri in crescita per Franchi Umberto Marmi nel primo semestre 2022. Secondo la relazione approvata dal consiglio d’amministrazione, i ricavi dell’azienda di Carrara sono saliti a 41,8 milioni di euro (+24,8% sullo stesso periodo del 2021), con un sensibile incremento delle vendite in Italia, Medio Oriente e Stati Uniti. L’Ebitda adjusted è di 16,8 milioni (+31,1%), mentre l’utile del periodo è di 9,3 milioni (+36,7%). L’indebitamento finanziario netto sale a 37,2 milioni, contro i 22,5 milioni al 31 dicembre 2021.
Balzo in avanti del Medio Oriente, la Cina tiene
I ricavi del primo semestre di Franchi Umberto Marmi sono trainati dal sensibile incremento delle vendite sui mercati esteri, e il consolidamento del mercato domestico. Il mercato italiano ha registrato infatti ricavi per 19,4 milioni di euro (+31,5%); il mercato mediorientale con 6,8 milioni di euro ha registrato una crescita pari al 273,4%; il mercato statunitense con i suoi 4,2 milioni di euro ha registrato una crescita pari al 34,7%. Le vendite registrate in Cina, secondo l’azienda, continuano a essere soddisfacenti, con un risultato di 8 milioni di euro sostanzialmente in linea con il medesimo periodo del 2021, contrassegnato da un incremento degli affari.
“Grazie al significativo incremento delle vendite ed a un miglioramento del mix di prodotto a favore dei prodotti a miglior margine, abbiamo raggiunto gli obiettivi di redditività”, afferma Alberto Franchi, presidente e amministratore delegato della società, secondo cui “prevediamo il proseguimento del trend positivo anche nel secondo semestre dell’anno, consolidando la nostra posizione di leadership di mercato e la capacità di migliorare la redditività”. E proprio in termini di redditività, dice Franchi, “prevediamo di poter confermare i risultati raggiunti nel primo semestre anche in considerazione del fatto che la nostra società non risente particolarmente degli aumenti dei costi dell’energia”.