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16 luglio 2025

Fragranze: nuovo ceo per Officina Profumo Santa Maria Novella (che fa risultati record)

Il 2024 si è chiuso con 70 milioni di ricavi, in crescita di quasi il 25%, e 19,2 milioni di margine operativo lordo. La nuova ad è svizzera.

Silvia Pieraccini
Il negozio principale di Officina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella in via della Scala a Firenze

Il negozio principale di Officina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella in via della Scala a Firenze

Cambio al vertice dell’azienda di beauty e fragranze Officina-Profumo Santa Maria Novella, storico marchio fiorentino che da settembre sarà guidato dal nuovo amministratore delegato Ludivine Pont, svizzera, una carriera nel marketing e comunicazione di grandi marchi della moda come Balenciaga, Moncler, Philipp Plein. Pont prende il posto di Giovanna Paoloni, arrivata poco più di un anno fa.

Nel 2024 i ricavi hanno toccato i 70 milioni di euro (+24,6%)

La sostituzione non è legata ai risultati aziendali, visto che l’Officina-Profumo – che dal 2020 fa capo alla società di investimenti Italmobiliare della famiglia Pesenti – ha chiuso il 2024 con una crescita dei ricavi del 24,6%, arrivati a 70 milioni di euro, e un margine operativo lordo pari a 19,2 milioni di euro (+22,1%). Anche il primo trimestre 2025 ha segnato una crescita a doppia cifra: +20,6% i ricavi (a 14,3 milioni di euro), trainati dalle fragranze e dai prodotti per il corpo, e un margine operativo raddoppiato (a 2,2 milioni).

Ludivine Pont, nuovo ceo di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella
La nuova ad di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Ludivine Pont

Sviluppo globale senza dimenticare i valori

Per Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare e presidente di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Ludivine Pont è “la persona giusta per contribuire alla crescita del Gruppo, dando ulteriore impulso allo sviluppo globale di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, sempre nel rispetto dei valori e delle peculiarità che fanno dell’azienda un marchio senza eguali al mondo”. Nel 1221 i frati domenicani arrivati a Firenze cominciarono a coltivare negli orti accanto alla piazza e alla basilica di Santa Maria Novella le erbe officinali che servivano per preparare medicamenti per l’infermeria del convento e nel 1612 decisero di aprire la farmacia al pubblico.

La nuova ad vuole creare un’esperienza che parli ai sensi

Pont si dice onorata del ruolo e sente una profonda responsabilità: “Questa è una maison dall’eredità straordinaria, oltre otto secoli di eccellenza botanica e farmaceutica – afferma -. Il mio intento è portare avanti questo patrimonio e creare un’esperienza di timeless care che parli ai sensi, alla bellezza e al tempo”. A fianco dell’ad, il direttore generale Giampiero Pesenti continuerà a svolgere un ruolo centrale nella guida operativa dell’azienda che è presente in 30 Paesi con più di 400 negozi.

Il pot pourri di Officina all’Expo 2025 di Osaka

Intanto una delle preparazioni più antiche dell’Officina, il pot pourri fatto di rose, garofani, cannella e radici di iris raccolti sulle colline fiorentine e macerati in orci di terracotta dell’Impruneta, sta profumando il teatro dentro il Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka. La ricetta, segreta, risale al 1743, quando appare nel manoscritto Segreti della Fonderia di Sua Altezza Reale come “profumo per tenere tra panni bianchi”.

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Silvia Pieraccini

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