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Territorio

18 novembre 2024

Fondazione Caript, oltre 13 milioni per Pistoia

Gli impegni per il 2025 prevedono dieci bandi e il sostegno a 22 progetti. Si punta su formazione, istruzione e cultura.

Paolo Vannini
Nella foto di gruppo: Eodardo Franceschi, collegio dei revisori Fondazione Caript; Matteo Carradori, direttore Fondazione Caript; Luca Gori, presidente Fondazione Caript; Cristina Pantera, vicepresidente Fondazione Caript; Daniele Capecchi, presidente collegio revisori.

Nella foto di gruppo: Eodardo Franceschi, collegio dei revisori Fondazione Caript; Matteo Carradori, direttore Fondazione Caript; Luca Gori, presidente Fondazione Caript; Cristina Pantera, vicepresidente Fondazione Caript; Daniele Capecchi, presidente collegio revisori.

Dieci bandi, 22 progetti guida e risorse per 13,7 milioni di euro destinate alla provincia di Pistoia. E’ racchiusa in queste cifre essenziali la sintesi del documento programmatico di Fondazione Caript per il 2025, presentato oggi, 18 novembre 2024.

Tre i punti chiave che hanno guidato la Fondazione nelle scelte, come ha spiegato il suo presidente Luca Gori: “I bisogni delle persone e delle comunità, un’attenzione crescente alle necessità delle diverse aree territoriali e al loro sviluppo, e una dimensione sempre più collaborativa della Fondazione, alleata con soggetti pubblici e privati, per costruire partenariati”. “È un percorso che affrontiamo rivolgendo particolare attenzione alle nuove disuguaglianze che minano la coesione sociale, anche nei nostri territori, e puntando in primo luogo sui giovani e sul loro potenziale, attraverso educazione, scuole e formazione – ha spiegato ancora Gori -. Tutto questo è possibile grazie a un risultato positivo di gestione che consegna oggi la possibilità di erogare 13,7 milioni, a fronte dei 12,5 programmati, assicurando anche accantonamenti prudenziali per circa 2 milioni di euro”.

Più della metà delle risorse in cultura e formazione

In questo contesto, le risorse per istruzione, formazione, educazione e cultura ammontano a quasi il 60 per cento delle erogazioni complessive: grande attenzione è data alla scuola e alle attività educative (2,6 milioni), mentre un intervento significativo è previsto per la ristrutturazione del Teatro Manzoni di Pistoia, a fianco di Comune, Regione Toscana e Ministero della Cultura, oltre alla progettazione dell’adeguamento del Teatro Pacini di Pescia e alla conferma del festival culturale “Dialoghi di Pistoia” e la grande mostra di Fondazione Pistoia Musei dedicata a Buren nel 2025.

Tra gli interventi di maggior rilievo sono da segnalare i 350mila euro per il bando “Socialmente”, dedicato alle situazioni di nuovo disagio e di fragilità, e la conferma del sostegno alle Caritas. Nella Valdinievole con l’intervento di Fondazione Caript si rafforza “Comunità Educante”, un progetto che prevede attività innovative per il contrasto alla povertà educativa, in collaborazione con i Comuni, l’Azienda Usl, la Società della Salute e la Fondazione delle comunità pistoiesi.

Il sostegno ai territori: ecco come si concretizza

Il sostegno ai territori si identifica a Pistoia con l’avvio alla costruzione di un piano per il nuovo polo della ricerca con l’Università di Firenze, legato al sistema produttivo del territorio mentre in Valdinievole il Masterplan per la valorizzazione dell’area passa alla fase di progettazione esecutiva della pista ciclabile, tassello di un’azione strategica complessiva. Per la montagna pistoiese, infine, meritano di essere ricordati il percorso per la prima Comunità energetica rinnovabile (CER) della provincia, l’avvio del progetto Scuola di montagna per costruire una rete di competenze e di formazione e l’avvio di un intervento pilota sulla sanità territoriale nelle aree interne; quest’ultimo un esempio del modello di sanità di prossimità che la Fondazione è impegnata a promuovere, in particolare a favore di chi vive in aree periferiche.

I progetti saranno monitorati e valutati

Detto delle linee guida e delle scelte fondamentali per il 2025, resta da aggiungere delle modalità con le quali la Fondazione Caript intenda verificare la bontà delle scelte effettuate: “Ci dovremo concentrare su monitoraggio e valutazione dei nostri progetti – ha spiegato ancora il presidente Gori -: passare cioè dalla logica del quanto eroghiamo alla prospettiva di come eroghiamo e dei cambiamenti che abbiamo provocato. Una sfida difficile che ci fa interrogare sul nostro operato, sulle scelte effettuate, su cosa riteniamo giusto e su cosa si è potuto eventualmente sbagliare”. Non una novità assoluta ma un elemento nuovo per il peso che può assumere: “Queste sono analisi che le Fondazioni hanno già avviato da tempo – ha concluso Gori – ma che devono essere sempre più protese a verificare l’impatto delle nostre scelte nel lungo periodo”.

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Paolo Vannini

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