Il labortorio della Scuola del Cuoio di Firenze
Compie 75 anni la Scuola del Cuoio di Firenze, fondata nel 1950 da Marcello Gori e dal cognato Silvano Casini per insegnare il lavoro di artigiano pellettiere agli orfani di guerra e ai giovani in difficoltà (disoccupati, invalidi, ex detenuti, malati mentali), su richiesta dei frati francescani di Santa Croce che misero a disposizione un’ala della Basilica fiorentina. Oggi la Scuola – guidata dalle figlie di Marcello Gori, Laura, Francesca e Barbara, e dai nipoti, e situata sempre in un’ala del convento di Santa Croce – produce e vende borse e piccola pelletteria, organizza corsi di pelletteria artigianale, ma ha anche recuperato la funzione di aiuto ai più deboli, grazie alla Fondazione intitolata proprio a Marcello Gori che finanzia borse di formazione-lavoro per insegnare il mestiere di pellettiere a chi è a rischio di emarginazione o a donne vittima di violenza.
Un libro e un restauro
La storia di impegno sociale e di artigianalità della Scuola del Cuoio è ora riassunta nel libro “Scuola del Cuoio. Mani e cuore: la tradizione della Famiglia Gori“, scritto dalla giornalista e critica di moda Eva Desiderio, curato da Paolo Parri, con foto di Alessandro Moggi e dell’Archivio Storico di Scuola del Cuoio e edito da ‘Gli Ori’. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi in Palazzo Vecchio. Sempre per celebrare i 75 anni di attività, la Scuola ha annunciato il restauro delle facciate e dei tetti della parte sinistra del Cortile del Michelozzo, nel complesso monumentale di Santa Croce, e nove borse di studio dirette a giovani in difficoltà, selezionati tra quelli segnalati dagli assistenti sociali del Comune di Firenze e dall’associazione Artemisia. Del resto Marcello Gori diceva sempre “chi è ricco di conoscenza e non la trasmette sarà povero per sempre”.
Tecniche manuali affinate nel tempo
Alla Scuola del Cuoio lavorano 35 persone nella produzione di borse su misura e accessori personalizzati per donna e uomo secondo tecniche manuali affinate nel tempo, tra cui la doratura a mano con foglie 24 carati, che si possono seguire ‘in diretta’. La clientela è internazionale: al primo posto ci sono gli Stati Uniti. Per avere un borsa in pelle fatta interamente a mano e personalizzata nel colore, impunture, metalleria e fodere interne ci vogliono quasi cinque mesi. Le vendite avvengono nel laboratorio a Firenze o online.
Silvia Pieraccini