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19 settembre 2025

Allarme Cna: “Poste Italiane ha sospeso la spedizione di merci in Usa”

Con l’entrata in vigore dei dazi, è scomparsa l’esenzione ‘de minimis’ per merci di valore inferiore a 800 dollari. Ecco gli effetti.

Silvia Pieraccini
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Per le piccole e medie imprese italiane che esportano negli Stati Uniti era un “salvagente” prezioso: l’esenzione ‘de minimis’ ha consentito per anni l’ingresso oltreoceano di merci con valore inferiore a 800 dollari senza che fossero applicati dazi o tasse, e con una procedura di sdoganamento semplificata. Ma da qualche settimana – lancia ora l’allarme Cna Firenze Metropolitana, dopo quello lanciato il 26 agosto scorso da Federvini – questa procedura non è più possibile. “Dal 23 agosto Poste Italiane non accetta più le spedizioni di merci dirette negli Stati Uniti”, afferma un comunicato di Cna che ricollega la decisione all’introduzione dei dazi statunitensi. Secondo l’associazione di imprese artigiane, gli ordini delle piccole e medie aziende italiane diretti in Usa – tra cui alcune aziende fiorentine – sono bloccati nei magazzini.

Merci bloccate in dogana

E’ il caso delle ceramiche dello Studio Ceramico Giusti di Pelago, sulle colline fiorentine, che in agosto ha spedito un ordine negli Stati Uniti e non ne ha più avuto notizia. “Probabilmente è bloccato in dogana in attesa che gli operatori applichino le nuove regole. Per noi significa avere capitale immobilizzato senza sapere quando, e se, verrà sbloccato”, afferma Sandra Pelli, fondatrice dell’azienda.

“Serve un confronto urgente Ue-Usa”

La sospensione delle spedizioni standard di merci, che colpisce anche gli invii dei privati, non è una scelta unilaterale di Poste Italiane – spiega Cna – ma un problema che riguarda tutti gli operatori postali europei, chiamati ad applicare nuove procedure comunicate dalle dogane americane il 15 agosto, a ridosso della scadenza. “Sono ormai trascorse tre settimane dallo stop – afferma Francesco Amerighi, presidente di Cna Firenze Metropolitana –. È indispensabile che le istituzioni italiane e europee si confrontino rapidamente con quelle statunitensi per trovare una soluzione che concili le richieste di Washington con le necessità concrete delle piccole aziende italiane, nonché con i diritti dei consumatori”.

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Silvia Pieraccini

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