Dopo la bufera causata dalla cancellazione, da parte della Commissione Ue, di 55 milioni di finanziamenti del Pnrr per la riqualificazione dello stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze, riparte la gara del Comune di Firenze per scegliere l’impresa che realizzerà i lavori, obtorto collo ridimensionati. Il progetto esecutivo del “corpo principale” dello stadio, realizzato da Arup Italia e Mario Cucinella Architects vincitori del concorso, è alla base del nuovo bando che scadrà l’11 dicembre: il quadro economico a oggi approvato – fa sapere il Comune – è di 151 milioni di euro (il bando precedente fatto sul progetto definitivo, e comprensivo di progettazione esecutiva e esecuzione dei lavori, valeva 170,5 milioni di euro), soldi con cui si intendono realizzare gli interventi di restauro delle strutture vincolate, le nuove gradinate delle Curve Fiesole e Ferrovia, i nuovi servizi igienici, la riqualificazione delle sedute e la copertura dello stadio a partire dal lato Curva Fiesole. La precedente gara era andata deserta per l’incertezza sul finanziamento dell’opera.
Offerte entro l’11 dicembre, aggiudicazione entro il 31 dicembre
Il bando prevede l’aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (come la volta scorsa), col prezzo che peserà 10 punti su 100 e l’offerta tecnica 80 punti. L’aggiudicazione è prevista al fotofinish: entro il 31 dicembre 2023. Le norme del Pnrr prevedono l’avvio dei lavori entro marzo 2024, ma già in gennaio – promette il Comune – prenderanno il via i lavori propedeutici, a partire dalla demolizione delle strutture realizzate nella Curva Ferrovia in occasione dei campionati del mondo Italia ’90.
Il bando estensibile
Se dovessere essere ripristinati i finanziamenti complessivi previsti per lo stadio, cioè i 55 milioni saliti a 70,3 con la revisione-prezzi operata per l’aumento delle materie prime, la ditta che si aggiudicherà i lavori potrà proseguire nell’opera senza ulteriori bandi: si tratta di riqualificare il quartiere di Campo di Marte, in cui si trova l’impianto, aggiungendo la parte commerciale e alberghiera.
Silvia Pieraccini