“Una gestione sostenibile e trasparente”: è con questo obiettivo che l’Opera di Santa Maria del Fiore, impegnata nella tutela, promozione e valorizzazione del Duomo di Firenze (la cattedrale di Santa Maria del Fiore, appunto) e dei suoi monumenti, ha pubblicato per il nono anno consecutivo il bilancio di sostenibilità, sottoposto a revisione di Ernst & Young. Il valore economico generato dall’Opera nel 2024, rappresentato dai ricavi (primo fra tutti i biglietti d’ingresso) e dai proventi finanziari, è stato di 34,4 milioni di euro, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (era 33,3 milioni). Il valore economico distributo al territorio – costituito da costi operativi, salari e benefit del personale dipendente, oltre che dalle imposte pagate – è stato di 20,6 milioni di euro (contro i 20,5 milioni del 2023).
I visitatori del complesso monumentale sono stati 1,3 milioni nel 2024
“L’Opera di Santa Maria del Fiore, con le sue attività, influenza notevolmente l’economia locale, creando occupazione (121 dipendenti, ndr) nonché incentivando un turismo prevalentemente culturale”, si sottolinea nel bilancio. Nel 2024 i visitatori del complesso monumentale – formato da Cattedrale, Battistero, Cupola, Campanile, Museo dell’Opera del Duomo e chiesa di Santa Reparata – sono stati 1 milione e 356mila, in lieve aumento rispetto a 1 milione e 328mila del 2023: per il 36% sono italiani, il 21% arriva da Paesi europei, il 16% dagli Stati Uniti, il 4% dalla Cina e sempre il 4% dalla Corea.
Parte il restauro per ampliare il Museo dell’Opera
La principale finalità dell’Opera resta la tutela e la conservazione del patrimonio culturale e artistico, e dunque sono fondamentali i restauri e la manutenzione. Tra i restauri fatti nel 2024 ci sono: una porzione del prestigioso pavimento marmoreo intarsiato del Battistero di Firenze, nel quale sono rappresentati animali fantastici; i Portoni lignei del lato nord della Cattedrale; la Cappella del Santissimo e le sue vetrate; l’avvio dei restauri delle False Vetrate sempre nella Cattedrale. È proseguito anche il restauro della volta musiva del Battistero, iniziato nel 2023, che andrà avanti per altri tre anni. Nel 2025 gli investimenti si concentreranno su due progetti di grande rilevanza: il restauro di Palazzo Compagni, destinato all’ampliamento del Museo dell’Opera esistente e alla creazione di uno nuovo spazio espositivo, e l’intervento di riqualificazione dell’ex Collegio Eugeniano, diretto alla creazione di un’unica sede per l’Opera.
Silvia Pieraccini