Dopo l‘anticipazione fatta nelle settimane scorse dal Sole 24 Ore, arriva il comunicato ufficiale delle Ferrovie, attraverso Fs Sistemi Urbani: l’area delle ex-Officine grandi riparazioni a Firenze, 80mila metri quadrati di cui 54mila di superficie edificabile a due passi da Porta al Prato, è stata venduta alla società romana Flora Development srl.
Un investitore specializzato nella riqualificazione di aree industriali dismesse in Europa
Il comunicato non indica la cifra pagata, che ammonta a 10 milioni di euro. E non indica neppure gli azionisti di Flora Development: costituita nel luglio 2021, la società – secondo quanto risultata dalla visura camerale – fa capo per il 70% al fondo lussemburghese Ginkgo 3, il terzo fondo dedicato alla riqualificazione sostenibile delle aree industriali dismesse in Europa, promosso da Edmond de Rotschild in partnership col team di investimento Ginkgo Advisor che ha una lunga esperienza in questo campo. Il 20% è del fondo inglese Cbe Capital, mentre il 10% appartiene a Zeis, società del gruppo Salini Costruttori ora WeBuild. Il consiglio di amministrazione di Flora Development è presieduto da Bruno Farber, managing director di Ginkgo Advisor, e composto da Guillaume Ribet, Geza Martin Toth-Feher e Alessandro Salini. Procuratrice speciale, con pieni poteri, è stata nominata nel maggio scorso l’architetto Elena Sciliberto di Salini Costruttori.
Sei capannoni delle vecchie officine
La procedura di vendita all’asta è stata lunghissima, costellata da problemi legati alle bonifiche. Ma ora finalmente può partire la rigenerazione urbana, destinata a far nascere un nuovo quartiere vicino al centro e al parco delle Cascine, servito dalla futura linea del tram e dotato di verde e nuove tecnologie. Il piano di recupero sviluppato da Fs prevede 32.400 mq di residenziale e social housing (il 60%), 8.640 mq di direzionale (16%), 8.100 mq di turistico-ricettivo (15%) e 4.860 di commerciale (9%), ma è contemplata dalle norme comunali la possibilità di variare le destinazioni nel limite del 20% della volumetria totale. I sei capannoni delle vecchie officine, dotati di copertura a falde in acciaio e legno, hanno un valore storico-artistico e potranno essere riconvertiti a uso commerciale. Verde, parcheggi, percorsi ciclo-pedonali e un centro culturale (come deliberato nel 2020 dal Comune di Firenze) completeranno il progetto che è in via di elaborazione.
“Il perfezionamento della vendita è un passaggio fondamentale – afferma il sindaco Dario Nardella – per il piano di rigenerazione urbana di tutta l’area dell’ex-Ogr. Ora si può procedere rapidamente, puntando su residenza e su attività ricettive e culturali”. L’idea del sindaco è di affiancare alle vicine Stazione Leopolda e Teatro del Maggio musicale fiorentino ulteriori funzioni di natura culturale e artistica, per dar vita a un ‘Art District’ internazionale, collegato con la Manifattura Tabacchi e col parco delle Cascine.
Silvia Pieraccini