La Fortezza da Basso di Firenze
Se la porta di Firenze Fiera rimane sempre aperta per un’alleanza strutturata con Pitti Immagine, la società sta guardando verso nord-est per il segmento del congressuale: l’assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2024, decisamente positivo nei numeri, è stata anche l’occasione per un punto sulle strategie future. Il presidente Lorenzo Becattini, secondo quanto ha comunicato Firenze Fiera, “ha anticipato e illustrato ai soci alcune strategie per il futuro della società che vedono la possibilità di partnership con importanti organizzatori fieristici e congressuali su scala nazionale ed internazionale”.
Partnership che, come già emerso da qualche tempo, vanno intese non più come operazioni societarie volte a favorire l’ingresso nel capitale di soci industriali. “I soci oggi hanno ribadito il fatto che non desiderano ingressi nel capitale – dice Becattini -, questa è la posizione soprattutto della Regione: ci si orienta su accordi di natura commerciale, non immaginando l’ingresso nel capitale sociale”. E per quanto concerne il congressuale ci sono interlocuzioni costanti in corso da un paio di mesi con Ieg, la società che raggruppa le fiere di Rimini e Vicenza, e che da tempo ha un piede ad Arezzo gestendo le fiere dell’oro.
Firenze Fiera verso il nuovo piano industriale
Il piano industriale 2025-28 è quasi pronto, secondo Becattini: poggerà sull’aumento di capitale fortemente voluto dal management e dalla Regione Toscana “per consentire a questo ente così florido nuovi investimenti, e quindi la possibilità di seguire un circuito virtuoso”, ha affermato il governatore Eugenio Giani. Un impegno da 6,5 milioni di euro, quello della Regione, per una ricapitalizzazione condivisa anche dal presidente della Camera di commercio di Firenze Massimo Manetti, dall’assessore comunale Giovanni Bettarini e dal consigliere della Città metropolitana Nicola Armentano.
Nel frattempo si lavora alla 90/a edizione della Mostra internazionale dell’Artigianato, che per celebrare adeguatamente la ricorrenza “necessiterà di investimenti superiori a quelli tradizionali”, sostiene il presidente di Firenze Fiera, il quale ha raccolto indicazioni favorevoli in tal senso dai soci, a partire dalla Camera di commercio. (lt)
Leonardo Testai