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Formazione

27 maggio 2022

Donazione da 10 milioni di dollari alla Syracuse di Firenze

L’iniziativa è di Daniel D’Aniello, studente e “Angelo del fango” nel 1966, poi cofondatore di Carlyle Group.

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Studente della Syracuse University a Firenze, ‘angelo del fango’ nei giorni dell’alluvione del 1966, poi brillante manager cofondatore di Carlyle Group – una delle principali società di asset management a livello mondiale – Daniel D’Aniello insieme alla moglie Gayle ha deciso di fare una donazione da 10 milioni di dollari (9,3 milioni di euro) al suo ateneo. Dieci milioni che saranno destinati proprio al programma fiorentino di Syracuse, per il potenziamento delle strutture esistenti, per nuove borse di studio, per nuovi progetti didattici inclusivi.

Dopo il Covid gli studenti sono tornati in massa

Le strutture della Syracuse in città sono in piazza Savonarola e piazzale Donatello. “Pre-Covid la Syracuse di Firenze – afferma la direttrice, Sasha Perugini – ospitava circa 700 studenti all’anno. Nell’anno del Covid abbiamo avuto 356 studenti, abbiamo raggiunto il limite massimo, e abbiamo dovuto indirizzare circa 400 studenti che volevano venire a Firenze su altri posti. Ora abbiamo ripreso in pieno: attualmente abbiamo in sede 150 studenti, che sono il triplo della media per il nostro periodo estivo. Abbiamo incrementato moltissimo il programma di internship, tant’è vero che oggi abbiamo un evento dove per la prima volta incontreremo tutte le aziende che ospitano i nostri tirocinanti”.

Dopo le limitazioni dovute al contrasto alla pandemia, gli studenti delle università americane sono tornati a Firenze. “Si sente l’accento americano ovunque – osserva la console generale Usa a Firenze, Ragini Gupta – e ci fa molto piacere sentirlo. Per quest’anno ci aspettiamo che il numero degli studenti torni in linea con gli anni precedenti, quindi da 10mila a 15mila”.

Dialogo con Philadelphia per lo sbarco di un altro ateneo

Il sindaco Dario Nardella ha già promesso le chiavi della città per D’Aniello, quando tornerà a Firenze, in virtù di questa donazione alla Syracuse. “E’ una storia che ci fa capire che la presenza di queste migliaia di studenti americani in più di 40 università che sono presenti in città è una preziosa, costruisce legami che poi rimangono per tutta la vita. Dobbiamo essere capaci di valorizzare questa comunità di studenti, di integrarli sempre di più, di farli vivere come un pezzo della nostra città. Noi abbiamo intenzione di rafforzare questo rapporto puntando ad allargare il panorama di università da portare qui in città, università americane ma anche di altri paesi, e costruire dei progetti che domani possano tenere gli americani in Italia, in città, magari per opportunità di lavoro”.

Sul fronte dell’attrazione di altre università straniere Nardella ha ricordato che “abbiamo già firmato un memorandum of understanding con la Tel Aviv University d’Israele, è la prima volta che la Tel Aviv University esce dai confini di Israele, e sappiamo che Israele è uno dei paesi leader nel settore dell’information technology. Con la console generale degli Stati Uniti stiamo lavorando ora su Philadelphia, che è città gemellata con Firenze dal 1964, ha una decina di importanti università di altissimo livello, e abbiamo cominciato a esplorare a verificare quale di queste potrebbe essere interessata a sbarcare a Firenze. Sarebbe sicuramente un altro punto a nostro favore per fare della nostra città la capitale dell’alta formazione mondiale”.

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