La vertenza della Fimer approda al tavolo del Ministero: saltato l’accordo con Greybull/McLaren Applied Technologies, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato una riunione in videoconferenza sulla situazione dell’azienda di Poggio Bracciolini (Arezzo) e Vimercate (Monza e Brianza) mercoledì 7 giugno alle 11. Una nota del Mimit precisa che al tavolo sono stati invitati i rappresentanti dell’azienda, delle Regioni coinvolte (Toscana e Lombardia), i commissari giudiziali e le parti sociali.
A sua volta il tribunale di Arezzo ha fissato il 14 giugno l’udienza per dichiarare lo stato di insolvenza della Fimer, con la prospettiva di aprire la procedura di amministrazione straordinaria: il decreto stabilisce che l’udienza si terrà alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy o di un suo delegato che dovrà indicare, entro tale data, i tre nominativi che dovranno ricoprire il ruolo di commissari giudiziali per l’azienda produttrice di inverter per fotovoltaico.
Lo stabilimento di Terranuova è stato occupato dai lavoratori venerdì dopo la rottura delle trattative con il possibile acquirente Greybull. “La parte da sostenere ad oltranza sono i lavoratori”, ha affermato il sindaco Sergio Chienni, secondo cui “la proprietà ha tenuto comportamenti ripetutamente contraddittori. Una proprietà latitante verso i dipendenti che ha cambiato continuamente Cda ed amministratori, una proprietà che incolpa tutti senza mai assumersi la responsabilità delle cose negative che succedono”.
Giani: “L’attuale proprietà non è capace”
Altrettanto duri i toni usati dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che per la Fimer aveva preannunciato un tavolo al Ministero, dopo aver parlato col ministro Adolfo Urso: “Gli attuali proprietari in quattro anni hanno dimostrato di non essere capaci di portare avanti un patrimonio della Toscana”, ha detto, esprimendo l’auspicio che “si possa procedere alla nomina di un amministratore straordinario, e l’amministrazione straordinaria abbia piani poteri per poter finalmente passare la società a chi la sa gestire”.
Secondo il governatore, infatti, “non c’è un problema di mercato, perché questi prodotti si vendono, non c’è un problema di competizione a livello nazionale e internazionale, perché i prodotti della Fimer sono altamente competitivi. C’è un problema di incapacità di gestione dell’azienda, di questa proprietà che onestamente in questi quattro anni che ha rilevato la Fimer dalla Abb si è caratterizzata per aver cambiato non so quante volte, sei o sette, il vertice dell’azienda, l’amministratore delegato e poi il consiglio d’amministrazione, e per aver fatto promesse, ma in realtà non ha fatto niente di concreto”.
Greybull non molla: “Siamo determinati”
“Rimaniamo pienamente impegnati a collaborare con Fimer – ha affermato Marc Meyohas, managing partner di Greybull Capital – e determinati a trovare una strada favorevole per il futuro. Le nostre banche hanno confermato la disponibilità di 50 milioni di euro per Fimer, con 10 milioni di euro che saranno resi disponibili non appena otterremo il via libera dagli organi competenti. Fimer ha un futuro promettente”.
Leonardo Testai