“I bonus fiscali non vanno penalizzati o resi di fatto inapplicabili: vanno stabilizzati nel tempo per dare certezza ai cittadini e alle imprese, evitando inutili e pericolose corse contro il tempo”. E’ l’appello del presidente di Ance Toscana, Stefano Frangerini, che in una conferenza stampa convocata presso la sede di Confindustria Toscana ha criticato le nuove norme del Dl Sostegni ter, attualmente al vaglio del Parlamento per eventuali emendamenti in sede di conversione, e ha chiesto di rendere i bonus edilizia stabili nel tempo per sostenere il trend positivo del settore.
“Il Decreto Sostegni ter blocca i cantieri”
La novità introdotta dal decreto è il divieto di cessione da parte di banche ed assicurazioni dei crediti fiscali legati ai bonus ristrutturazioni, compreso il Superbonus 110%. “Una misura che ha di fatto bloccato i cantieri”, lamenta Frangerini, secondo cui “i cittadini onesti e le imprese regolari che ricercano la qualità del lavoro non possono essere penalizzati dalle truffe di sedicenti imprese e professionisti”, fenomeni che sono all’origine delle nuove norme. A tutela delle imprese regolari, Ance annuncia di costituirsi parte civile nei processi che verranno celebrati per truffe legate ai bonus fiscali.
Ulteriore elemento critico, secondo il presidente dell’associazione dei costruttori, è “la retroattività della norma e, più in generale le continue modifiche apportate alla normativa. I bonus, invece, hanno bisogno di stabilità e certezza. La nostra proposta come Ance è di renderli stabili per qualche anno così da evitare fenomeni di ‘surriscaldamento’ del mercato e dei prezzi”. Ad oggi per l’utilizzo del Superbonus la Toscana si pone al quarto posto in Italia per numero di asseverazioni depositate (8.455) ed al settimo per importo investimento (1,178 miliardi di euro).
Energia e materie prime, il boom dei costi spaventa
Altro problema rilevato da Frangerini, oltre alla necessità di rendere i bonus edilizia stabili, è “l’impennata del costo delle materie prime ma anche dei prodotti semilavorati”, mentre dall’altro lato “il costo dell’energia di fatto è triplicato, quindi questo sta obbligando, anche per ciò che riguarda la filiera delle costruzioni, e non soltanto per i cantieri, all’interruzione della produzione, perché i prodotti non sono più coerenti con i prezzi di mercato che sono stati acquisiti dalle imprese”. Di conseguenza, osserva il presidente di Ance Toscana, “si rischia che l’impatto economico del Pnrr non riesca a far continuare il trend positivo dell’edilizia”, e dunque il governo deve rivedere i prezzi.
Segnali positivi, secondo l’associazione, arrivano invece dal dibattito in Consiglio regionale sulla revisione della legge urbanistica, la cosiddetta Legge Marson. Questa, “pure senza essere stravolta – sostiene Frangerini – dovrebbe tenere di conto anche della ‘lezione urbanistica’ della pandemia, ovverosia centri urbani recuperati e riportati ad una pluralità di funzioni”. Le due proposte di modifica attualmente in Consiglio regionale “vanno a nostro avviso in questa direzione”, ha aggiunto l’imprenditore, mostrando apprezzamento per la possibile modifica “laddove prevede per i piccoli comuni un piano urbanistico unico, e in quella che introduce forme di semplificazione per le procedure di approvazione di opere all’interno del Pnrr. Semplificazione che non vuol dire minore attenzione a esigenze ambientali o di tutela”.
Leonardo Testai