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Impresa

13 marzo 2024

Aumentano le imprese fiorentine guidate da immigrati

Presentato il rapporto Idos-Cna su immigrazione e imprenditoria: + 8,7% per le aziende gestite da persone nate all’estero.

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Sono quasi 19mila (18.839 per l’esattezza) le imprese fiorentine gestite da persone nate all’estero, il 30,8% di tutte quelle presenti in Toscana (che è la terza regione d’Italia per imprenditorialità straniera, dopo Lombardia e Lazio).

A rilevarlo è il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria curato dal Centro Studi e Ricerche Idos, in collaborazione con Cna che fa il punto sul comparto a fine 2022.

L’imprenditorialità immigrata si conferma non solo come un pilastro dell’economia, ma anche come un esempio di dinamismo e resilienza, contribuendo al progresso sociale ed economico. A confermarlo, la sua ininterrotta espansione anche in periodi di crisi e in controtendenza con l’andamento delle imprese autoctone, tendenti al ristagno se non alla contrazione. Nel periodo 2017-2022, mentre le imprese gestite da italiani hanno conosciuto nella Metrocittà di Firenze una flessione dello 0,6%, quelle condotte da migranti hanno registrato un aumento dell’8,7%.

Il 27% è costituito da imprenditoria femminile

La presenza maschile la fa da padrone, con la partecipazione femminile limitata al 27% del totale delle imprese immigrate, quota comunque superiore a quella globale delle imprese femminili che, nella Metrocittà, nello stesso periodo, rappresentava il 22,6% del panorama imprenditoriale fiorentino.

Netta la predominanza di imprenditori immigrati non comunitari, anche più accentuata rispetto al resto d’Italia, rappresentando a livello fiorentino l’81,2% del totale delle imprese immigrate, superando di 0,6 punti percentuali la media toscana e di 2.1 quella italiana.

Per quanto riguarda i paesi di nascita dei titolari di imprese individuali, i principali paesi di origine sono, nell’ordine, Cina (vi è nato il 28,5% degli imprenditori), Albania (12,9%), Romania (12,9%), Marocco (10%), Bangladesh (3%) e Tunisia (2,7%).

Edilizia e commercio i comparti più vivaci

La produzione convoglia quasi la metà di tutte le attività imprenditoriali gestite da persone nate all’estero (46,7%), seguito a brevissima distanza dal terziario (46%). L’agricoltura, infine, convoglia il 2,6% di tali aziende. I comparti di maggiore investimento sono le costruzioni (26,1%), il commercio (23,1%), la manifattura (20,6%), alberghi e ristoranti (7,5%) e i servizi alle imprese (4,4%).

“La presenza imprenditoriale degli immigrati è un pilastro per favorire lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle comunità locali – afferma Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze metropolitana -. Le diverse prospettive e competenze che gli imprenditori immigrati portano con sé fungono da motore per l’innovazione e lo sviluppo economico. È cruciale semplificare il quadro normativo esistente per agevolare l’accesso dei lavoratori immigrati ai visti in Italia e in Europa”. (red)

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