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03 aprile 2024

Amministrative 2024, la sfida è aperta: viaggio nelle città al voto

Mentre nel capoluogo toscano i giochi non sono ancora fatti e si attende la decisione di M5S, a Prato e Empoli i candidati sono pronti.

Silvia Gigli
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Elezioni 2024, c’è confusione sotto il cielo di Firenze. Mentre le altre città al voto sembrano aver trovato una certa stabilità tra candidati e programmi, nel capoluogo di regione si consumano ogni giorno strappi e sgambetti. Mentre il candidato del centrodestra se la prende comoda e cerca conferme circa lista e budget prima di fare la prima uscita ufficiale, anche se tutti ormai sanno che si tratta dell’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, nel centrosinistra il gioco è sempre lo stesso: dividersi. Ad oggi ci sono tre donne già scese in campo per la fascia di sindaco: Sara Funaro, Cecilia Del Re (con dei distinguo e comunque, dice, pronta a tirarsi indietro) e Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione, la candidata di Matteo Renzi. Ci sono poi gli outsider, dalla sinistra alla destra fino al mondo dell’imprenditoria che qualche voto potrebbero rosicchiarlo.

Sara Funaro è sostenuta dal Pd, Sinistra Italiana e altri

Ma andiamo con ordine. Lo scorso 4 dicembre l’assemblea del Pd di Firenze ha scelto Sara Funaro, come candidata sindaco del Partito Democratico per le elezioni dell’8 e 9 giugno, escludendo quindi le primarie, in una coalizione che comprende anche Sinistra Italiana, ma non Italia Viva né il gruppo Firenze Democratica fondato dall’ex assessora Cecilia del Re. Classe 1976, laureata in psicologia clinica e di comunità all’Università di Firenze, Sara è nipote dell’ex sindaco Piero Bargellini. È stata impegnata nelle due giunte Nardella ed è l’attuale assessora al welfare e sanità, accoglienza e integrazione, casa e pari opportunità del Comune di Firenze. È stata anche vicepresidente dell’ASP Montedomini e membro del Cda della Fondazione Meyer. La sua candidatura è sostenuta al momento da Partito Democratico, Sinistra Italiana, Azione, +Europa, Verdi, Socialisti, Movimento Azione Laburista, Volt.

La scelta di Funaro senza primarie ha preso alla sprovvista Cecilia Del Re, già assessora all’urbanistica nella giunta Nardella, poi fatta uscire per alcune sue affermazioni sulla tramvia al Duomo. Del Re ha quindi dato vita alla lista civica Firenze Democratica. Classe 1982, è avvocato. È stata iscritta al Pd fin dalla sua fondazione, nel 2007, e nelle ultime amministrative è stata la candidata più votata. Senza primarie, Italia Viva che ha deciso di candidare Stefania Saccardi, pupilla di Matteo Renzi, anche se quest’ultimo non cessa di tentare la via dell’alleanza elettorale con il Pd ma, ad oggi, le sue richieste sembrerebbero troppo esose.

Gli altri candidati, da Palagi a De Giuli

In attesa di Schmidt, si sono già proposti come candidato sindaco Dmitrij Palagi, attuale consigliere comunale per Sinistra progetto comune, che sarà sostenuto anche da Potere al Popolo, Rifondazione comunista – Sinistra Europea e Possibile. Palagi, laureato in filosofia, ha nel suo curriculum una militanza politica all’interno dei movimenti studenteschi.

Lo storico dell’arte e rettore dell’Università degli Stranieri di Siena Tomaso Montanari è stato indicato da una parte della sinistra come uno dei possibili candidati sindaco a Firenze. Lui ha fondato l’associazione 11 agosto, per poi far nascere una lista civica, ma ha chiarito di volersi candidare solo a consigliere comunale. Intende unire sinistra, forze civiche e (forse) anche 5 Stelle in una coalizione unitaria.

Ancora nessun nome dal Movimento 5 Stelle, diviso tra tentazioni di appoggiare un candidato comune con altre forze politiche o un nome interno ai pentastellati. Ma, a sorpresa, potrebbe nascere un’intesa con il Pd. Tra gli outsider spicca  l’imprenditore Giovanni Fittante, che ha presentato il suo progetto per la città con la lista civica “Anima Firenze 2030. È stato già consigliere comunale tra il 2009 e il 2014 in quota Italia dei Valori, di cui è stato segretario regionale in Toscana fino al 2018.

Un’altra lista civica è Firenze Rinasce che ha come candidato sindaco Alessandro De Giuli, 63 anni, editore e in passato parte del comitato “No green pass”. Infine Andrea Asciuti, consigliere comunale del Gruppo misto, è il candidato sindaco della lista Firenze vera, formata da Indipendenza (il movimento di Gianni Alemanno) e Popolo della famiglia. In passato è entrato in Consiglio comunale con la Lega. C’è poi la lista civica RiBella Firenze la cui candidata sindaca e portavoce è Francesca Marrazza, già alla guida del comitato Vitabilità Campo di Marte.

A Prato i giochi ormai sembrano fatti

Aria più tranquilla a Prato, dove i giochi sono fatti con Ilaria Bugetti, 50 anni, laurea alla Cesare Alfieri, un passato di impegno nelle amministrazioni locali e nell’Anci candidata del Pd e Gianni Cenni, classe ’63, avvocato, per il centrodestra. In ogni caso sono otto i candidati a sindaco, al netto dei due, Aldo Milone e Massimo Taiti, che dovrebbero ufficializzare l’appoggio a Gianni Cenni.

I candidati sono quindi: Paola Battaglieri per Alternativa Beni Comuni, Ilaria Bugetti per il Pd, Simona Casadei del Partito animalista italiano, Fulvio Castellani detto Mirko per il Partito comunista italiano, Gianni Cenni per il centrodestra, Mario Daneri per Italia Viva, Azione, Psi e Libdem, Massimo Nigro sotto la sigla Movimento sociale Italia di cui è fondatore e dirigente nazionale e Jonathan Targetti della lista civica Targettopoli. Punto interrogativo sul Movimento 5 Stelle che è ancora in fitto dialogo con il Pd.

A Empoli la battaglia si consuma a sinistra

È battaglia sotto il cielo della sinistra empolese. Infatti Leonardo Masi, classe ’88, nato a Poggibonsi, consigliere uscente di Buongiorno Empoli, sarà il candidato sindaco a Empoli per la sinistra e per il M5S. È il secondo candidato ufficializzato dai partiti, dopo Alessio Mantellassi, già presidente del consiglio comunale, del Pd.

Masi viene da 5 anni di opposizione assieme alla collega di lista Beatrice Cioni e alla capogruppo pentastellata Anna Baldi. Tra i temi rilanciati per la campagna elettorale, la lotta contro la multiutility e la privatizzazione dell’acqua, il sostegno ai comitati No Keu e ai movimenti popolari che sul tema del rigassificatore. Il patto sinistra-M5S è stato suggellato dal parlamentare Andrea Quartini. L’obiettivo di questa inedita coalizione a Empoli è quello di vincere, puntando a precedenti come quello di Campi Bisenzio dove la sinistra-sinistra ha convinto più del Pd.

Mentre la sinistra, come da tradizione, si divide e si sfida, il centrodestra ha trovato il suo candidato in Simone Campinoti che è sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Salvini Premier, Noi Moderati. L’industriale empolese, molto conosciuto in zona, e di recente oggetto di bodyshaming, ha accettato la proposta e ha deciso di mettersi in gioco con l’obiettivo di portare per la prima volta la coalizione di centrodestra alla guida della rossa Empoli.

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Silvia Gigli

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