Immagine da Freepik
La “glaciazione” demografica – che porta con sé la mancanza di lavoratori per svolgere tante attività – non è legata solo al fatto che si fanno meno figli. L’altro fattore rilevante è la fuga dei giovani dall’Italia, per cercare occasioni di studio e di lavoro all’estero. Il fenomeno – come si spiega sul Sole 24 Ore in edicola oggi, 12 febbraio – ha avuto un rallentamento legato alla pandemia nel 2020 e nel 2021, ma ha ripreso vigore subito dopo il Covid, e non accenna a fermarsi.
Si conta solo chi si trasferisce all’estero cancellandosi dall’anagrafe italiana
Nel biennio 2022-2023 i giovani che hanno lasciato l’Italia sono almeno 100mila, contro i 37mila che sono tornati nel Paese. Negli ultimi tredici anni (2011-2023) le cancellazioni anagrafiche per l’estero nella fascia 18-34 anni sono state 550mila in Italia (di cui poco più del 40% relative a laureati), contro 172mila rientri dall’estero, per un saldo negativo di 377mila giovani. La fuga oltreconfine è partita soprattutto dal Nord Italia (saldo -63.600 dalla Lombardia, -34.900 dal Veneto, -26mila dal Piemonte, -21mila dall’Emilia Romagna), che ha perso più giovani rispetto al Sud (saldo -41.900 dalla Sicilia, -32.800 dalla Campania, -23.900 dalla Puglia). Nel Centro Italia la regione che vede emigrare all’estero più under 35 è la Toscana, che tra il 2011 e il 2023 ne ha persi 16.355. Nel solo 2023 il saldo toscano è negativo per 2.033 persone. Naturalmente si tratta di calcoli – fatti dalla Fondazione Nord Est su dati Istat – per difetto, perché molti ragazzi che vanno all’estero per studio o per lavoro mantengono la residenza in Italia (e dunque non sono rilevati). In ogni caso l’emigrazione sta aggravando il calo dei giovani italiani, scesi da 13,5 milioni nel 2000 a 9,1 milioni nel 2024.
Nel periodo 2011-2023 la Toscana ha perso 5,8 miliardi di capitale umano
Quanto vale la perdita di capitale umano? La Fondazione Nord Est, considerando l’investimento in istruzione fatto sia dal sistema pubblico che dalle famiglie per ogni figlio fino al termine degli studi, ha calcolato il “valore” del capitale umano che si è perso con la fuga dei giovani: negli ultimi 13 anni è pari a 134 miliardi di euro in Italia, con in testa la Lombardia (-22,8 miliardi) e all’ottavo posto la Toscana che ha perso 5,8 miliardi di euro (tra cui 500 milioni in media all’anno nel biennio 2021-2022).
Silvia Pieraccini