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12 settembre 2025

Alluvione 2023, il governo stanzia 131 milioni di euro per interventi

Tomasi accusa: rischio idrogeologico, la Regione ha impegnato solo il 26% dei fondi disponibili in opere giunte a fine lavori.

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Nuove risorse dal governo a fronte dei danni provocati dall’alluvione dell’autunno 2023 in Toscana: il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato l’ulteriore stanziamento di 131,4 milioni di euro per la realizzazione degli interventi “in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici – si legge nella nota di Palazzo Chigi – che si sono verificati a partire dal 2 novembre 2023 nel territorio delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato e delle ulteriori ed eccezionali avverse condizioni meteorologiche che si sono verificate dal 29 ottobre 2023 nel territorio delle province di Massa-Carrara e Lucca”.

Il centrodestra all’attacco: “Il governo c’è, la Regione no”

Lo stanziamento deciso da Roma, per gli esponenti del centrodestra toscano, è la prova del supporto del governo nei confronti della regione. “Questi finanziamenti vanno ad integrarsi agli stanziamenti per la Regione Toscana già disposti in precedenza, per un totale oggi di 253 milioni e 600 mila euro”, annota la deputata di FdI Chiara La Porta. Mentre la Regione, con la R maiuscola, non avrebbe fatto tutto il possibile per gli interventi contro il rischio idrogeologico. “Di tutti i fondi su cui la Regione ha potuto contare dal 2010 ad oggi – accusa Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra a governatore -, solo il 26% sono stati impegnati in opere arrivate ad ultimazione lavori. Gli interventi spesso procedono a rilento. Si fermano alla fase di progettazione, oppure, questo è il caso peggiore, non si prevedono nemmeno”. Tomasi “non sa quello che dice”, ha replicato Eugenio Giani, presidente della Regione.

A giudizio di Tomasi “occorre mettere in sicurezza il territorio sbloccando i fondi che già ci sono. Serve un piano straordinario di difesa del suolo con messa in sicurezza anche di fiumi, torrenti, argini e del reticolo minore; un coordinamento tra Comuni limitrofi per reazioni tempestive in emergenza, superando la divisione tra territori che causa molti problemi ancora oggi; una riforma del sistema di allerta climatica. E poi la riduzione della burocrazia per ottenere i ristori, impegnare i Consorzi anche sulla manutenzione ordinaria con rendicontazione trimestrale, supportare i Comuni per i piani di protezione civile aggiornati e operativi”.

Si chiude il bando per Mpmi e professionisti

Nel frattempo si sta per chiudere (alle 16 del 15 settembre) la nuova finestra del bando regionale Alluvioni Investimenti 2025 gestito da Sviluppo Toscana, che offre a Mpmi e professionisti danneggiati dall’alluvione del 2023 contributi a fondo perduto per “acquisto di attivi materiali ed immateriali finalizzato a sostenere le spese, i costi e gli investimenti non rientranti tra gli interventi di ripristino previsti da analoghi provvedimenti nazionali”. I soggetti già beneficiari del bando precedente possono presentare una nuova domanda: in questo caso il contributo concesso non potrà superare la differenza tra quanto già percepito e l’importo massimo concedibile di 20mila euro calcolato sull’80% delle spese totali ammissibili (comprese quelle già rendicontate). (lt)

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