Difficoltà di accesso al credito, scarsa conoscenza della finanza alternativa e investimenti al minimo: questo il quadro che emerge dalla ricerca a campione realizzata dal Centro studi della Camera di commercio di Firenze su 2.000 imprese dell’area fiorentina, presentata dal segretario generale Giuseppe Salvini nel corso di un incontro dedicato agli strumenti di mercato per lo sviluppo delle Pmi. Un’occasione per annunciare la volontà di aprire un centro dedicato per la consulenza a Firenze. Secondo l’indagine, solo il 30% delle aziende ha effettuato investimenti nell’ultimo anno, mentre restano marginali le competenze sugli strumenti alternativi al credito bancario: bond, equity, Borsa, crowdfunding.
Toscana fanalino di coda per i minibond
Il ritardo regionale emerge in modo netto dai dati presentati: “Oggi parliamo di un mercato che non c’è”, ha ironizzato uno dei relatori. Tra metà 2023 e metà 2024 in Toscana soltanto tre Pmi non finanziarie hanno emesso minibond, contro le 48 emissioni registrate in Lombardia, le 17 in Campania e le 12 nel Lazio. Dall’analisi campionaria emergono diverse cause: diffidenza nel ricorso all’equity per timore di diluire il capitale e perdere controllo dell’azienda; mancanza di competenze interne per gestire operazioni di finanza strutturata; scarsa conoscenza delle agevolazioni fiscali disponibili.
Per mostrare alle Pmi che non c’è solo il ricorso al credito, la Camera di commercio di Firenze vuole provare a scendere in campo con una iniziativa nuova. “Avvertiamo la necessità di contribuire a migliorare la conoscenza degli imprenditori su questi temi – spiega Salvini – e nel 2026 metteremo in atto un progetto di sistema che prevede seminari continuativi di educazione finanziaria rivolti agli imprenditori”. La prospettiva, aggiunge il presidente Massimo Manetti, “è aprire nel corso del 2026 un Centro per la finanza d’impresa in grado di agevolare l’accesso ai mercati finanziari e ai canali di finanziamento alternativi, come propone Unioncamere”. Durante l’incontro, in auditorium, Borsa Italiana ha manifestato disponibilità a collaborare con il futuro hub.
“Capitale disponibile anche per le piccole aziende”
Il seminario, organizzato da PromoFirenze, ha raccolto testimonianze di rappresentanti di Abi, Borsa Italiana, fondi d’investimento, imprenditori e consulenti. Un messaggio condiviso è stato la disponibilità del mercato ad accogliere anche imprese di piccole dimensioni: il capitale per crescere, secondo gli esperti, è aperto e disponibile, purché l’azienda presenti fondamentali solidi e progetti di sviluppo credibili. Tra gli strumenti analizzati, attenzione specifica al basket bond, il meccanismo in cui più Pmi, non idonee singolarmente ad accedere alla finanza alternativa, emettono minibond aggregati in un unico portafoglio sottoscritto da investitori istituzionali. (lt)