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18 ottobre 2023

Unipisa e Baker Hughes, accordo per collaborazione sull’energia a zero emissioni

Nell’ambito della ricerca è stato inaugurato anche un laboratorio congiunto di progettazione delle macchine a fluido.

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Foto di gruppo Unipi e Baker Hughes

Foto di gruppo Unipi e Baker Hughes

ll percorso della transizione energetica verso un’energia a zero emissioni nette è l’obiettivo dell’accordo quadro che l’Università di Pisa e l’azienda Baker Hughes hanno firmato oggi, consolidando una collaborazione strategica nel campo della ricerca per la transizione energetica iniziata nel 2010. Il fine è rendere ancora più efficace e trasversale la ricerca e la sperimentazione per incoraggiare nuovi progetti che coniughino l’innovazione tecnologica con il percorso della transizione energetica verso un’energia a zero emissioni nette.

Il rettore Zucchi: “Da oggi inizia una nuova fase”

“Con questo accordo quadro confermiamo la nostra volontà di consolidare le relazioni e le sinergie con le imprese del territorio – ha detto il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi – Negli anni sono state molte le attività di ricerca svolte in collaborazione con Baker Hughes, ma da oggi inizia una nuova fase. L’accordo che abbiamo appena firmato dà, infatti, maggior organicità ad un rapporto iniziato oltre dieci anni fa con i nostri dipartimenti di ingegneria e quello di economia e management, che adesso potrà, invece, allargarsi anche ad altre aree, permettendo lo sviluppo di sempre nuovi progetti di ricerca e di innovazione tecnologica nell’ambito della sostenibilità ambientale”.

Noccioni, presidente di Nuovo Pignone: “La transizione energetica è la vera sfida”

“In Baker Hughes lavoriamo per proporre soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la decarbonizzazione lungo l’intera catena del valore dell’energia, che puntiamo a rendere più sicura, più sostenibile e più efficiente per le persone e per il pianeta – dichiara Paolo Noccioni, Presidente di Nuovo Pignone, IET, Baker Hughes – Siamo felici di allargare il perimetro della collaborazione con l’Università di Pisa, perché per noi la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni sono la chiave per affrontare un percorso lungo e sfidante come quello verso la transizione energetica. Siamo convinti che il successo di questo percorso dipenda dalla capacità di attivare un sistema di rapporti e collaborazioni con le migliori eccellenze accademiche e aziendali, oltre che con le Istituzioni e le comunità locali nelle quali operiamo”.

“Questo accordo intende consolidare e ampliare la collaborazione tra Baker Hughes e la nostra università, per far fronte alle sfide poste dalla transizione energetica – ha spiegato dal canto suo la professoressa Chiara Galletti, delegata del rettore per le relazioni industriali -. L’utilizzo di vettori energetici da fonti rinnovabili, come l’idrogeno verde, richiede una forte innovazione tecnologica, perché le tecnologie esistenti sono state tradizionalmente sviluppate per combustibili fossili. Tale innovazione può essere stimolata dall’interazione tra il mondo accademico e quello industriale. Questo accordo è in linea con gli obiettivi strategici dell’attuale governance sulla valorizzazione delle conoscenze attraverso un dialogo sempre più stretto con il territorio”.

Primo laboratorio congiunto di macchine a fluido

Affinché l’accordo non rimanga solo sulla carta, ieri pomeriggio è stato inaugurato, presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, un primo laboratorio congiunto per la “Progettazione delle macchine a fluido”. “Questo  laboratorio rappresenta il coronamento di anni di collaborazione tra l’Ateneo e Baker Hughes in moltissimi settori dell’ingegneria – ha dichiarato il professor Leonardo Bertini, coordinatore della struttura -. Qui troveranno posto tutti quegli studenti e quei dottorandi che svolgono attività di ricerca in collaborazione con Baker Hughes su tematiche di interesse comune con l’Università e qui potranno accedere a strumenti di calcolo avanzati, messi a disposizione direttamente dall’azienda. Questo è un elemento estremamente importante per la loro formazione di ingegneri perché li mette a contatto con le problematiche quotidiane del loro lavoro. Sono convinto che questa collaborazione rappresenti una grande opportunità anche per la Toscana e per tutto il Paese”.

Possibilità di tirocini e borse di ricerca finanziate dall’azienda

L’accordo quadro siglato con Baker Hughes rappresenta anche una opportunità per studentesse e studenti dell’Università di Pisa, grazie alla possibilità tirocini curricolari ed extra curricolari che agevoleranno il loro ingresso nel mondo del lavoro. Per non parlare delle borse di ricerca e di dottorato che l’azienda finanzia. Baker Hughes ha, inoltre, lanciato presso l’Università di Pisa il premio di Laurea intitolato alla memoria del collega Daniele Tampucci. E’ stato inoltre presentato un Protocollo di intesa che delinea le principali progettualità che i due soggetti intendono realizzare insieme, con riferimento alla terza missione universitaria e che riguardano in particolar modo la valorizzazione e la diffusione delle materie Stem, l’inclusione e la parità di genere. (sg)

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