E’ stata una delle prime imprese incubata da Nana Bianca, quando ancora di startup in Toscana si parlava poco e l’e-commerce in Italia era solo agli albori. Nata da tre giovani innovatrici Lisa e Sara Gucciarelli e Sara Campani, l’azienda fiorentina Wodka raggiunge il traguardo dei 10 anni di attività.
“Era il 2012, ed il commercio online era pressoché sconosciuto nel nostro Paese” spiegano le tre fondatrici Lisa, Sara e Sara, “ma noi, fermamente convinte della forza della creatività e nell’innovazione, volevano riuscire a creare un ponte tra gli artigiani italiani e tutti coloro che cercavano prodotti originali. Raccogliendo 600 mila euro di equity abbiamo lanciato buru-buru.com”. Un sito di e-commerce che selezionava e vendeva produzioni di artigianato contemporaneo e design italiano.
“Poi però sono arrivate le big company della vendita online che hanno spazzato via tantissime neonate realtà” spiegano ancora Lisa e Sara Gucciarelli e Sara Campani, “così Buru Buru, ha lanciato il primo spin-off: E-commerce Therapy un progetto di agenzia di servizi digitali dedicato alla vendita online che metteva a frutto l’esperienza del team e offriva alle aziende del territorio progetti ‘sartoriali’. L’azienda poi è cresciuta, le competenze si sono fatte sempre più specializzate, le tecnologie più innovative e sicure. E dopo, 2 cambi ufficio, 6 figli e tante tante ore davanti allo schermo, è arrivata Wodka, l’agenzia che oggi trovate a Nana Bianca”.
Perché parliamo di Wodka?
Specializzata nello sviluppo di sistemi digitali in tecnologie headless, strategie digitali basate sui microdati e progetti di community management; la web agency – che conta clienti in tutta Italia – è una delle realtà di settore più interessanti del panorama nazionale.
Poco più di un anno, Wodka fa ha colto una nuova sfida: t24. Hanno sviluppato e realizzato il nostro sito web!
Infine, da dove arriva il nome Wodka? “Sappiate che il server che ospitava Buru Buru era stato battezzato Wodka. A ricordare che ogni avventura ha qualcosa di divertente che la rende unica”, spiegano Lisa, Sara e Sara.