Frena nell’ultima parte del 2023 l’export della Toscana, che – complice l’inflazione che ha spinto i prezzi – chiude l’anno con +5,6% in valore, superando i 57,5 miliardi di euro in un contesto in cui le esportazioni nazionali sono risultate stazionarie (col Sud a +16,8%, Nordovest +2,7%, Nordest -1%, Centro -3,4%, Isole -21%). I dati sono stati diffusi oggi, 12 marzo, dall’Istat.
Toscana tra le regioni più dinamiche
La Toscana è tra le regioni che nel 2023 sono risultate più dinamiche all’export insieme con Campania (+28,9%), Molise (+21,1%), Calabria (+20,9%), Abruzzo (+13,6%), Piemonte (+9,1%) e Basilicata (+5,5%). A trainare le vendite oltreconfine sono stati gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+41,2%) e la meccanica (+16,3%). Il mercato più vivace è stato quello Usa (+24%), storico partner commerciale della Toscana, mentre il più deludente è stato la Svizzera (-38%) che è un hub per la distribuzione di beni di lusso e ha sofferto il rallentamento della moda (borse e scarpe in pelle -10,6%; tessile -9%; abbigliamento -5,3%). In flessione anche il vino (-4%) che si ferma a 1.182 milioni di euro di export, la carta (-10,2%), l’estrazione di marmo (-7,2%), i prodotti chimici (-14,5%), i prodotti in metallo (-13,7%) e i minerali non metalliferi come ceramica, vetro, pietre (-7,4%). Bene invece i gioielli, e dunque il distretto di Arezzo, che chiude l’anno a +10,7% e supera 3.873 milioni di euro di esportazioni, e i mezzi di trasporto (yacht, motorini, camper) che segnano +12,1%. In forte crescita i prodotti petroliferi (+136,8%).
Siena tra le province italiane che sostengono l’export
Tra le province italiane che nel 2023 hanno contribuito in misura maggiore a sostenere le vendite sui mercati esteri – accanto a Napoli, Torino e Milano – c’è la sorpresa di Siena col suo polo del biotech-scienze della vita.
Le preoccupazioni per il blocco di Suez
Per il 2024 le preoccupazioni maggiori arrivano dal canale di Suez, bloccato al passaggio delle navi portacontainer a causa degli attacchi dei ribelli yemeniti Houthi. La Toscana rischia grosso, sia per l’import di materie prime che per l’export, come dimostra l’analisi fatta dal centro ricerche di Intesa Sanpaolo.
Silvia Pieraccini