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Impresa

24 gennaio 2025

Telco (appalti Fibercop), 400 addetti sul piede di guerra

I dipendenti, secondo la Cgil, attendono ancora il pagamento della tredicesima mensilità e dello stipendio di dicembre.

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Situazione di incertezza per i circa 400 addetti di Telco soluzioni digitali, che daranno vita a una manifestazione di protesta a Firenze il 28 gennaio. “I lavoratori sono ancora in attesa del pagamento della tredicesima mensilità e dello stipendio di dicembre – accusa la Cgil – e l’azienda non solo non dà risposte concrete a loro e alle organizzazioni sindacali, ma è sostanzialmente sparita; con il passare delle ore, oltretutto, la situazione si aggrava e apprendiamo che ieri mattina sono stati sequestrati circa 40 furgoni dal cantiere in quanto non sarebbe stato pagato il noleggio”.

L’azienda che lavora in appalto per Fibercop nel settore delle telecomunicazioni, impiantistica di rete, riparazione guasti di rete, interventi sostituzione cavi di rete telefonica, ha uno dei suoi cantieri più grandi a Campi Bisenzio (Firenze) con circa 50 lavoratori, e diversi altri in Toscana (Siena, Arezzo, Vicopisano, Grosseto). “Già nei mesi scorsi paventavamo una situazione difficile – affermano Elena Aiazzi della Cgil Firenze e Giulia Magrini della Slc Cgil – e per questo l’abbiamo denunciata con forza anche negli incontri sia con l’amministrazione locale campigiana che con l’Unita di crisi della Regione Toscana, presso cui c’è già un tavolo aperto”.

Gli esponenti della Cgil non ritengono accettabile “che si venga meno al principio per cui le persone che lavorano debbano essere pagate e meno ancora riteniamo accettabile che i lavoratori subiscano scelte scellerate e le conseguenze di operazioni poco trasparenti, come lo è stata quella di settembre 2024 di vendita di Telco soluzioni digitali da parte del gruppo Nextaly a Telnet. Il settore Tlc già vive una crisi sistemica da cui il mondo degli appalti di rete spesso rimane schiacciato; non possiamo più permettere che i lavoratori che rappresentiamo siano preda di operazioni opache. Chiediamo con forza che le istituzioni intervengano per trovare rimedio a una situazione insostenibile che già è sfociata nell’indecenza”. (lt)

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