Il quartier generale di Sofidel a Porcari (Lucca)
Nessuna offerta migliorativa è stata presentata, così il Tribunale fallimentare a stelle e strisce ha detto “sì” al gruppo lucchese Sofidel, tra i leader mondiali nella produzione di carta igienica e tovaglioli di carta (col marchio Regina), che nell’aprile scorso si era fatto avanti per rilevare quattro fabbriche dell’americana Royal Paper. Entrano dunque ufficialmente nel perimetro produttivo di Sofidel tre impianti in Arizona – la cartiera di Gila Bend (61mila tonnellate di capacità produttiva annua) e due impianti di converting a Phoenix – e uno in South Carolina, l’impianto di converting a Duncan.
Negli Usa 15 fabbriche e più del 50% dei ricavi
Con questa operazione, il cui valore non è stato reso noto, Sofidel rafforza la sua (già forte) posizione sul mercato nordamericano (già a fine 2024 aveva acquisito altre quattro fabbriche negli Usa con 1.700 addetti), che oggi rappresenta più del 50% dei ricavi realizzati in 15 stabilimenti. Il gruppo lucchese, interamente in mano alle famiglie Lazzareschi e Stefani, ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato di 3.225 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto ai 3.129 milioni del 2023, e un ebitda margin che sfiora il 18% (17,85% contro il 21,11% del 2023). Quest’anno i ricavi sono destinati a superare i quattro miliardi di euro, spinti proprio dalle acquisizioni.
Rafforzata la presenza nell’area ovest degli Usa
“Gli stabilimenti Royal Paper rappresentano un’altra tappa importante del nostro percorso di crescita in Nord America – afferma l’amministratore delegato Luigi Lazzareschi -. La posizione di questi asset produttivi, in particolare quella dei tre impianti in Arizona, ci consente di rafforzare significativamente la nostra presenza nell’area occidentale degli Stati Uniti, e questo accresce la nostra capacità di fornire i clienti e la nostra efficienza, riducendo i tempi di consegna e ottimizzando la logistica”. Sofidel prevede ora di rilevare una parte significativa degli addetti Royal Paper.
In corso gli ampliamenti delle cartiere in Minnesota e Ohio
Sempre negli Stati Uniti procedono i due ampliamenti in corso alla cartiera di Duluth, in Minnesota, con la costruzione di capannoni in cui saranno installate alcune linee di trasformazione e realizzato un magazzino automatizzato; e quello di Circleville, in Ohio, dove sarà attivata una nuova macchina da cartiera, la terza dello stabilimento (da 70 mila tonnellate).
Silvia Pieraccini