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17 luglio 2025

Sesa mette a punto la strategia 2026-27: più crescita organica, meno acquisizioni

Esercizio chiuso con un incremento dei ricavi (+4,6%), ma il cambio euro/dollaro penalizza il risultato finale (-9,9%).

Leonardo Testai
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Dopo anni segnati da una raffica di acquisizioni, Sesa cambia strategia e punta a una maggiore crescita organica per linee interne, con meno della metà per il budget per gli investimenti dedicato alle operazioni di M&A: il piano industriale 2026-27, illustrato oggi alla stampa e agli analisti finanziari, definisce la prospettiva del gruppo empolese del digitale, che nell’esercizio concluso il 30 aprile 2025 ha registrato ricavi per 3,357 miliardi di euro (+4,6%), un Ebitda pari ad 240,7 milioni (+0,5%), e un utile netto di 95,8 milioni (-9,9%) a seguito di perdite su cambi per 1,4 milioni derivanti dal “forte apprezzamento del cambio euro/dollaro in aprile 2025 – afferma Sesa – e dal maggiore peso degli utili di terzi”. Già nel precedente esercizio l’utile si era ridotto per motivi non legati all’attività caratteristica – in quel caso, gli oneri finanziari spinti dai tassi di interesse.

Il Cda porterà in assemblea il 27 agosto la proposta di distribuzione di un dividendo pari a un euro per azione. La cedola per gli azionisti Sesa potrebbe crescere nei prossimi anni, secondo il piano industriale 2026-27, che prevede un pay-out radio in crescita dal 30% dell’esercizio appena concluso al 40% dei prossimi due. Gli obiettivi del piano vedono una crescita annua dei ricavi fra il 5% e il 7,5%, forbice che si allarga per l’Ebitda (+5%-10%) e l’utile netto adjusted (+10%-12,5%), con un Ebitda margin al 7,5% nel prossimo esercizio, e un cash flow operativo annuale pari a 150 milioni di euro.

“Portiamo a fattor comune le nuove competenze”

Nel piano industriale 2026-27 di Sesa “gli investimenti saranno focalizzati soprattutto sulla leva interna, “mentre invece “le attività di M&A saranno più mirate rispetto al passato”, ha spiegato Alessandro Fabbroni, amministratore delegato di Sesa. “Siamo convinti di continuare a farle – ha proseguito – anche se in misura minore: abbiamo fatto una crescita veramente importante negli ultimi quattro anni in termini di ricavi, di occupazione, quindi siamo molto focalizzati adesso nel portare a fattor comune tutte le competenze che sono entrate nel periodo. Abbiamo un target di 80 milioni di euro annuo di investimento, di cui circa 35 milioni legati ai M&A, quindi è un ridimensionamento rispetto a quanto fatto sinora”.

Fabbroni ha spiegato che, in tema di fusioni e acquisizioni, “sicuramente lavoreremo sui digital enablers, anche negli ambiti che recentemente abbiamo sviluppato come software & system integration e business services, ma l’obiettivo del piano è la crescita organica. Un altro ambito di potenziale applicazione degli M&A è l’estero, dove evidentemente abbiamo delle opportunità di sviluppo del nostro perimetro operativo, soprattutto in ambito software & system integration”.

Migliorate le performance Esg del gruppo

Nell’esercizio al 30 aprile 2025 Sesa segnala un miglioramento delle performance Esg, grazie alla prosecuzione ed al rafforzamento dei principali programmi di sostenibilità a beneficio degli stakeholders. Il gruppo empolese ha distribuito un valore economico complessivo di 450 milioni di euro (+15%), per oltre il 70% destinato alla remunerazione delle risorse umane con 6.532 collaboratori (+14,8%). In ulteriore ampliamento i programmi di assunzione (circa 800 nuovi ingressi al 30 aprile 2025) con focus su risorse giovani e professionalizzate, la formazione per lo sviluppo delle competenze anche in ambito Cyber, Ai ed automation e programmi di welfare.

Risultano in miglioramento i principali indicatori di performance ambientale: riduzione del 5% del consumo di energia elettrica pro-capite; aumento ulteriore della quota di energia elettrica green acquistata da terzi (per circa il 95% del totale); riduzione dei consumi di risorse naturali nonché della produzione di rifiuti pro-capite, che si riducono del 78%. Sesa ha esteso la certificazione sulla Parità di Genere secondo la Uni/PdR 125:2022 alle principali società del gruppo, come la certificazione Iso 14001, nonché di quella Iso 27001 in previsione dell’adozione della normativa Nis2. Confermati anche i principali rating Esg a livello di Gruppo, tra cui il rating Gold di Ecovadis e il rating B di Cdp (Carbon Disclosure Project).

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Leonardo Testai

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