Gli avviamenti al lavoro aumentano, ma un lavoratore su due è difficile da trovare, e le assunzioni si polarizzano verso le fasce d’età estreme: questi i tratti principali della dinamica occupazionale a Firenze nel mese di luglio appena terminato, così come emerge dai dati Excelsior resi noti dalla Camera di commercio. Dati che evidenziano una crescente difficoltà nel reperimento di figure professionali, nel confronto con il periodo maggio-luglio 2022, e con l’inizio del 2023.
A luglio 2023 gli ingressi al lavoro programmati nell’area metropolitana di Firenze sono passati a circa 10.500, dai 9.500 rilevati a giugno: le assunzioni non aumentano solo in termini congiunturali, ma anche tendenziali (+13,7% su luglio 2022 e +10,9% sul 2021). “La proiezione di breve termine – si legge nella nota flash diffusa dalla Camera di commercio – che finisce in settembre sembrerebbbe anticipare proprio la programmazione assunzionale per l’autunno, con un aumento interessante del 17,6% sull’anno precedente”.
Un’assunzione su quattro è per turismo e ristorazione
Tra le forme di avviamento, in un mese caratterizzato dal forte ricorso al lavoro stagionale, i contratti a termine salgono dal 62% al 64%, con un regresso proporzionale per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Considerando la richiesta di professioni, prevale un’incidenza maggiore per quelle relative a turismo e ristorazione (24,4%) seguite da quelle non qualificate in attività di sanificazione e pulizia (11%), e dagli addetti alle vendite (8,8%).
L’indicatore di criticità nel reperire manodopera conferma una quota del 50% sul totale delle posizioni: le figure più difficili da reperire riguardano prevalentemente professioni specializzate di tipo operaio con riferimento al sistema moda, al comparto edile e alla conduzione di macchine a controllo numerico e di veicoli; difficili da reperire anche le figure tecniche specializzate nella gestione e controllo del processo di produzione.
“Quasi 31mila potenziali assunzioni previste nel periodo luglio-settembre, 4mila in più dell’anno scorso – commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze -, rappresentano una indiscutibile vitalità del nostro sistema economico, anche se il mercato del lavoro continua a registrare una difficoltà di reperimento delle professionalità richieste vicina al 50%, con picchi oltre il 70% per le specializzazioni informatiche e green”.
Con meno stranieri è più difficile il reperimento
Secondo lo studio della Camera di commercio, i dati Inps confermano inoltre la ricomposizione del mercato del lavoro verso “una sorta di ‘polarizzazione generazionale’, che rappresenta un altro fattore in grado di influire sulla difficoltà di reperimento: ovvero le assunzioni si stanno dirigendo o verso i più giovani o verso i lavoratori maggiormente maturi (o senior), con una minore incidenza delle classi di età centrali. Queste ultime sono quelle che hanno maggiormente risentito delle dinamiche demografiche cedenti per la popolazione in età da lavoro, che stanno caratterizzando il nostro paese e che dovrebbero peggiorare in futuro”.
Sulla difficoltà di reperimento, secondo i ricercatori, “continua a incidere anche il calo dei flussi in ingresso dei cittadini stranieri in età da lavoro, rispetto al periodo pre-pandemico, generando effetti negativi soprattutto sulle classi di età centrali. In generale si sta profilando un problema dal lato offerta di lavoro, restringendo le possibilità di crescita e confermando un effetto strutturale sulla difficoltà di reperimento, dal lato domanda di lavoro”.
Leonardo Testai