Il rigassificatore di Piombino mette d’accordo tutti i candidati a presidente della Regione Toscana: al dibattito pubblico organizzato da La Nazione, hanno espresso contrarietà a una proroga della permanenza della nave Italis Lng di Snam in porto sia – naturalmente – Antonella Bundu, candidata della sinistra radicale, sia anche gli alfieri del centrosinistra e del centrodestra, ossia Eugenio Giani e Alessandro Tomasi. Se quest’ultimo pare aver sostanzialmente sposato la posizione del sindaco di Piombino Francesco Ferrari, suo compagno di partito in FdI, la presa di posizione netta da parte di Giani è anche da attribuire al patto di coalizione con M5s e Avs, da sempre contrarie all’opera.
Pichetto Fratin in Toscana (e vede anche Confindustria)
La levata di scudi dei candidati toscani arriva nel giorno del tour in Toscana di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che ha percorso la regione da nord a sud facendo tappa anche a Livorno per un incontro in Confindustria. Facile credere che il rigassificatore – per il quale gli industriali auspicano una permanenza ben oltre i tempi previsti dall’autorizzazione – sia stato oggetto di discussione. “Sono qui in un giro di campagna elettorale per il mio partito nell’ottica delle regionali, ma è anche un modo per rendersi conto territorio per territorio di quali sono le problematiche”, ha spiegato Pichetto ai giornalisti, osservando che “questa è una delle grandi realtà industriali del paese, è uno dei motori del paese Livorno, con il suo porto con i suoi territori, con Piombino, con il rigassificatore”.
Per l’appunto: “Il rigassificatore è lì a Piombino fino al 2026 – ha dichiarato ancora – poi vediamo se ci sono soluzioni diverse, più convenienti anche, le stiamo valutando. In questo momento è una valutazione anche da parte degli uffici di Snam prima di tutto che ne ha la proprietà”. Altra tappa (Firenze), altra dichiarazione: sul rigassificatore, “che resterà a Piombino fino al 2026, ho chiesto certamente a Snam di farmi delle valutazioni su ipotesi di rilocalizzazione”, ipotesi che “non sono ancora a disposizione, quindi non faccio alcuna valutazione”. Nessuna novità, dunque, rispetto a quanto dichiarato sul tema in estate.
I candidati guardano di più alle rinnovabili
Al dibattito di Firenze, i candidati a governatore hanno prospettato scenari diversi per il tema dell’approvvigionamento energetico. “Dobbiamo lavorare con contributi e con finanziamenti affinché si riduca al massimo l’utilizzo e lo spreco dell’energia”, ha detto Tomasi, secondo cui “la geotermia può giocare un ruolo determinante”, e va bene il fotovoltaico “ma sono contrario all’agrivoltaico”. Bundu ha aggiunto che “anche noi chiaramente siamo per andare verso le rinnovabili, abbandonando gli investimenti e gli incentivi che vengono fatti per il fossile”. Giani ha evidenziato che “oggi l’autoproduzione di energia elettrica attraverso le rinnovabili in Toscana è di circa il 51%, metà dell’energia che consumiamo. Io voglio arrivare alla fine della legislatura a due terzi, al 66%”.
Leonardo Testai