Un secolo e non sentirlo, guardando al futuro, o meglio alla sostenibilità e alla sicurezza. E esattamente quello che ha fatto L’unione Industriale Pisana che oggi per celebrare i suoi cento anni di attività ha consegnato alla Masoni Industria Conciaria Spa di Santa Croce, alla Esanastri di Calcinaia e alla Zerynth di Pisa il premio Premio Sostenibilità e Sicurezza. Il premio che la stessa associazione industriale ha istituito nel 2021 per dare visibilità e riconoscimento all’impegno concreto delle aziende territorio nel campo della sostenibilità e dell’adesione agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
“La nostra associazione nasce il 7 giugno 1922, sulla base di sezioni distinte per settori: metallurgia, meccanica, chimico, farmaceutico, tessile, legno, vetro, che ancora oggi ci rappresentano in Italia e in tutto il mondo. Mi piace sottolineare che la nostra provincia era posta fra le provincie maggiormente industrializzate della nostra nazione e si avvertì, quindi, la necessità di aggregazioni essendoci anche le filiere delle grandi aziende, ecco che arriviamo alla nascita dell’Unione”, ha ricordato Patrizia Pacini presidente dell’Unione Industriali di Pisa che oggi conta più di 500 aziende per un totale di 17mila addetti.
“Quest’area geografica è da sempre un esempio virtuoso di come l’alleanza tra imprese, università e centri di ricerca ha contribuito nel tempo a far crescere e a rafforzare sia l’industria che il mondo accademico, continuando a essere fonte di innovazione, creatività. D’altra parte, proprio Pisa ha dati i natali a figure straordinarie del mondo della scienza, dell’accademia e della ricerca” ha ricordato invece il presidente di Confindustria Carlo Bonomi nel suo video messaggio, “come Galileo Galilei, padre della scienza moderna”.
“Lo stretto legame tra industria e innovazione ha continuato a essere anche il tratto distintivo della storia dell’Unione Industriale Pisana – ha aggiunto ancora Bonomi -, un modello che oggi ritroviamo nel dialogo tra donne e uomini d’impresa, ricercatori, ingegneri, creativi e designer; un modello che, in un secolo di storia, ha contribuito a moltiplicare le potenzialità di sviluppo delle aziende del territorio, ad attrarre talenti e a rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio della loro occupabilità”.
I presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi ha invece sottolineato in un messaggio che “per gli imprenditori non esistono traguardi ma obbiettivi ambiziosi: ecco perché questo centenario non è un traguardo ma l’occasione per guardare al futuro con quello spirito innovativo e inclusivo e quella passione che ha caratterizzato l’Unione Pisana in questo suo primo secolo di vita”.
“Ci attende un futuro impegnativo al fianco delle imprese toscane duramente provate – conclude Bigazzi-; sono certo che l’Unione Industriale Pisana saprà affrontare le sfide della contemporaneità con quella capacità e grinta che contraddistingue le sue imprese e la sua presidente; perché l’industria è il bene comune e la sala macchine del benessere per Pisa e per tutta la nostra regione”.