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Industria

09 novembre 2023

Piombino, passo avanti per il polo dell’acciaio Metinvest-Jsw

Il ministro Urso incontra il ceo ucraino. I punti a favore e contro la coesistenza dei due impianti. Le prossime mosse. Sindacati prudenti.

Silvia Pieraccini
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Si incastrano altri tasselli del puzzle promosso dal Governo per dar vita a un polo siderurgico integrato (prodotti lunghi-prodotti piani) green a Piombino, affiancando all’acciaieria ex-Lucchini, ora Jsw Steel Italy del gruppo indiano Jindal, una nuova acciaieria costruita dal gruppo ucraino Metinvest in joint con la friulana Danieli, leader nelle tecnologie del settore (costruisce forni elettrici per la produzione di acciaio “verde”). L’investimento è stimato in oltre due miliardi di euro e prevede la creazione di circa 700 posti di lavoro. Il nuovo impianto, che produrrebbe laminati piani, sarebbe simile a quello che Metinvest, gruppo di controllo dell’acciaieria Azovstal distrutta dai russi a Mariupol, in Ucraina, aveva proposto di realizzare l’anno scorso in provincia di Udine, a San Giorgio di Nogaro, e che è stata bocciata da istituzioni e ambientalisti.

Per la prima volta il ceo Metinvest al ministero

L’appuntamento che si è tenuto mercoledì 8 novembre al ministero delle Imprese e del Made in Italy è da più parti ritenuto strategico per dare gambe al progetto, dopo settimane di dialogo a distanza: il ministro Adolfo Urso ha incontrato Yuriy Ryzhenkov, ceo di Metinvest, primo gruppo industriale dell’Ucraina e tra i primi produttori di acciaio al mondo. Presenti anche il presidente del Gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti, il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari e, in videocollegamento, il governatore toscano Eugenio Giani.

Si valutano le condizioni per la ‘piena coesistenza’ dei due player

Il comunicato del ministero parla di “clima positivo e collaborativo” e di approfondimenti per delineare “un nuovo assetto produttivo con tecnologie avanzate e a basso impatto ambientale”. Ma soprattutto annuncia l’avvio della valutazione delle condizioni per la “piena coesistenza” del nuovo investimento con Jsw Italy, per rilanciare Piombino – cittadina dalla lunga tradizione siderurgica – come polo di riferimento nella produzione di acciai lunghi e piani. Entro l’anno si dovrebbe arrivare a un accordo a tre: la presenza del ceo di Metinvest all’incontro ufficiale di ieri dà assicurazioni sulla volontà di investire in Italia.

I punti a favore

La coesistenza dei due player a Piombino è considerata possibile per altri tre motivi. Innanzitutto Jsw (che ha visto il ministro nei giorni scorsi) ha mostrato disponibilità a rilasciare parte delle aree, anche se su alcune la concessione demaniale è scaduta e andrà chiarito come procedere, e ha confermato gli investimenti di oltre 500 milioni di euro per il revamping del treno rotaie e per il forno elettrico; Metinvest ha garantito, nell’incontro di ieri, il riassorbimento dei lavoratori Jsw che dovessero rimanere disoccupati (la cassa integrazione scade tra due mesi) e ha confermato che il pre-ridotto non verrà fatto a Piombino, allontanando di fatto il rischio polveri; le istituzioni locali, Regione Toscana (a guida Pd) e Comune di Piombino (a guida FdI), considerano il progetto Metinvest-Danieli utile per il rilancio del territorio. Tutti i soggetti coinvolti affermano che ci sono le basi per arrivare a un’intesa nel giro di due-tre mesi (dovrà essere firmato un accordo di programma tra Jsw e Governo, un altro tra Metinvest e Governo, un accordo tra i due gruppi industriali per il rilascio delle aree e un accordo sindacale per l’occupazione).

I nodi da sciogliere

I nodi da sciogliere sono ancora molti, tra cui – fondamentale – i contributi pubblici da assicurare ai due gruppi siderurgici: dopo l’esclusione dell’ingresso di Invitalia nel capitale Jsw, il ministero intende utilizzare gli strumenti agevolativi ordinari, tra cui il contratto di sviluppo (che Jsw ha già firmato ma resta sospeso in attesa dell’accordo di programma). E’ in corso una valutazione anche sull’utilizzo dei finanziamenti europei per la ricostruzione dell’Ucraina. L’altro nodo da sciogliere è quello logistico, per definire come collegare il futuro stabilimento Metinvest (strade? accesso al mare?).

I sindacati prudenti

Dopo l’incontro del ministro Urso col ceo di Metinvest, i tecnici del ministero insieme con la sottosegretaria Fausta Bergamotto hanno incontrato i sindacati per aggiornarli sulle prospettive del polo siderurgico di Piombino. Le organizzazioni sindacali sono prudenti, soprattutto perchè non ci sono certezze sulla proroga della cassa integrazione (in corso per gran parte dei 1.400 lavoratori Jsw) nelle more dell’avvio della nuova acciaieria.

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Silvia Pieraccini

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