L’Autorità portuale del Mar Tirreno settentrionale ha aggiudicato la gara per la progettazione, fino al livello di progetto definitivo, del secondo tratto (Gagno-porto) della nuova strada di accesso al porto di Piombino, la cosiddetta “bretella” che è il prolungamento della statale 398 ‘Val di Cornia’ tra l’autostrada A12 e il porto di Piombino. L’importo-base superava i 821mila euro. Ha vinto il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Politecnica Ingegneria e architettura, E-Farm Engineering & consulting, Smart Engineering e G&T, con sede a Modena: il punteggio ottenuto è stato 92,02 per un importo pari a 558.442 euro. Questo secondo lotto, arrivando direttamente al porto, sarà poi appaltato dalla stessa Autorità portuale, a differenza del primo lotto.
Il primo lotto è già appaltato da Anas
I lavori del primo lotto della bretella – tra lo svincolo di via Geodetica e Gagno – erano stati affidati da Anas (Gruppo Fs) nell’ottobre 2021 al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Sales spa, Monaco spa e Ambiente spa, con sede a Roma. Si tratta in questo caso di un tratto di strada extraurbana a due carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia, lungo 3,15 chilometri che comprende due viadotti (di 472 e 70 metri) e un cavalcavia di svincolo lungo 203 metri, per un valore di 61,6 milioni di euro. La durata prevista dei lavori è quattro anni (1.440 giorni).
La “battaglia” sulla bretella
La bretella di Piombino è una delle opere inserite dal commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino e presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel Memorandum presentato al Governo per richiedere le cosiddette “compensazioni” per la cittadina toscana, a fronte della presenza della nave rigassificatrice nel porto per tre anni. Ma alcune delle opere inserite nel Memorandum – tra cui proprio la ‘bretella’ – sono contestate dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, con l'”accusa” di essere già finanziate e in alcuni casi addirittura già avviate, e che dunque è solo propaganda chiederne la realizzazione. La Regione ribatte dicendo che il primo lotto, in carico ad Anas, è sì stato aggiudicato ma l’apertura del cantiere ritarda di mese in mese, e dunque è utile chiederne la velocizzazione. Così come è utile – aggiunge la Regione – chiedere l’aumento delle risorse per il secondo lotto: a disposizione ci sono 55 milioni di fondi Pnrr, ma ne servono 65.
Silvia Pieraccini