Anche le piccole aziende possono innovare, utilizzando strumenti come l’intelligenza artificiale per aggiornare la comunicazione, i prodotti, il logo. E’ quel che sta facendo Sapaf, l’azienda di pelletteria della famiglia Calistri che oggi, 24 maggio, ha festeggiato i 70 anni di attività nella sede di Scandicci, cuore del distretto fiorentino della pelletteria di lusso, con nuovi progetti e numeri in crescita.
Nel 2024 prevista una crescita del 10%
Il 2023 si è chiuso con un fatturato di 2,2 milioni di euro, realizzato con la linea a marchio proprio, venduta soprattutto in nordamerica e nordeuropa, e con piccole collezioni sviluppate per private label sempre nordamericane e nordeuropee; per il 2024 il patron Andrea Calistri prevede una crescita di circa il 10% intorno a 2,4 milioni di euro, nonostante il periodo non certo brillante che sta attraversando il settore della pelletteria. “Noi però lavoriamo in segmenti di nicchia – spiega Calistri – che non sono stati toccati dalla crisi che sta colpendo soprattutto i grandi marchi internazionali. Per noi, anzi, in questa fase si sono aperte nuove opportunità. Facciamo un prodotto ricercato, di lusso, e in piccole dosi, con produzioni ‘su misura’ di clienti che magari sono forti nell’abbigliamento e vogliono fare una piccola linea di pelletteria, oppure vogliono una capsule con pelli pregiate”.
In arrivo la collezione dell’anniversario
Per guardare al futuro Sapaf sta investendo da tempo nell’intelligenza artificiale (grazie anche a tre tesi di laurea fatte da studentesse dell’Università di Firenze), che è alla base di tre progetti presentati oggi: trasformare i due fondatori dell’azienda, Silvano e Valdivia Calistri, in due avatar testimoni dei cambiamenti societari e dei consumi dal 1954 a oggi; rielaborare in chiave moderna lo storico logo col pavone di Sapaf; contribuire a ideare la collezione del 70esimo, che prende spunto da borse storiche e che sarà presentata l’11 giugno in una galleria d’arte fiorentina, in occasione del Pitti Uomo. “Non ci siamo mai tirati indietro di fronte alle novità – afferma Calistri, che lavora a fianco della moglie Luciana e dei figli Leonardo e Niccolò – e abbiamo sempre creduto nelle nuove generazioni: per questo abbiamo affidato questo progetto sull’intelligenza artificiale alla terza generazione e a tre studentesse universitarie impegnate nella tesi. La storia di Sapaf prosegue da qui, ben ancorata a un passato prezioso ma proiettata verso il futuro”.
Silvia Pieraccini