Le nuove proposte di Natale di Officina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella
E’ una marcia senza ostacoli quella che sta facendo la storica azienda fiorentina di fragranze e beauty Officina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella, che dal 2020 fa capo a Italmobiliare, holding (quotata) di partecipazioni della famiglia Pesenti. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi sono aumentati del 25,5% a 47,1 milioni di euro, “prenotando” un anno record che fa intravedere il superamento del traguardo dei 60 milioni di euro. Il margine operativo lordo dei primi nove mesi è pari a 12 milioni di euro (+28,2%), con un ebitda margin del 25,5%.
Negozi, export e ecommerce
I motivi della crescita – indicati dall’azienda in una nota – sono le buone performance di tutti i canali di vendita, in particolare del retail (+42,6%); il consolidamento della filiale in Giappone; la crescita dei mercati di sbocco e dell’ecommerce (+30,1%). A proposito del Giappone, dopo aver acquisito il ramo d’azienda del proprio business dal distributore Yamano & associates e aperto una filiale a Tokyo che controlla 16 punti vendita tra monomarca, department store e corner, l’azienda sta attuando un piano di espansione retail su quel mercato, come annunciato nei mesi scorsi dall’ad e direttore generale Giovanna Paoloni.
Obiettivo: potenziamento del retail
Il potenziamento del retail (oggi i negozi monomarca sono 117 nel mondo, per un terzo a gestione diretta, e danno il 48% dei ricavi) è una delle linee di sviluppo e contempla l’apertura di boutique a Parigi, Londra e in Usa dopo lo sbarco negli Emirati Arabi con la firma di un contratto di distribuzione col gruppo Al Tayer, specializzato nel lusso, che aprirà negozi nell’area. Con 800 anni di storia (nel 1221 i frati domenicani della basilica di Santa Maria Novella cominciarono a coltivare erbe officinali per preparare medicamenti e balsami) e una produzione artigianale tutta made in Florence, Officina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella punta sull’espansione internazionale per accrescere l’export che oggi vale oltre il 60%. «Vogliamo custodire il brand, rinnovarlo e portarlo nel mondo», è l’obiettivo di Paoloni.
Silvia Pieraccini