Dopo i saloni di Cannes e di Genova, l’industria nautica chiude un intenso mese di settembre col Monaco Yacht Show – in corso fino a sabato 30 nel porto di Monte Carlo – l’evento più esclusivo a livello mondiale dedicato agli yacht di grandi dimensioni, cioè al segmento in cui sono leader i cantieri di Livorno, Viareggio e della Riviera Apuana.
Appuntamento strategico
E infatti marchi come Ab Yacht e Maiora (Next Yacht Group); Admiral, Tecnomar, Nca Refit, Perini e Picchiotti (The Italian Sea Group); Azimut, Benetti e Lusben (gruppo Azimut-Benetti); Baglietto; Mangusta Yachts (Overmarine Group); Rossinavi; Sanlorenzo – tutti posseduti da cantieri che hanno il quartier generale o uno stabilimento in Toscana – hanno fatto la parte del leone tra i 566 brand in mostra a Monte Carlo. L’appuntamento monegasco, del resto, è strategico per incontrare clienti, broker e stampa e per annunciare nuovi obiettivi e nuovi progetti, come ha fatto The Italian Sea Group, una delle tre aziende nautiche italiane (con Sanlorenzo e Ferretti) quotate in Borsa.
The Italian Sea Group dopo Armani ingaggia Fuksas
Giovanni Costantino, fondatore e ceo del cantiere apuano The Italian Sea Group (Tisg), ha annunciato una nuova collaborazione con gli architetti Massimiliano Fuksas e Luca Dini: il primo è al debutto nel settore navale, il secondo ha alle spalle una lunga esperienza nel settore. “Sarà un progetto innovativo, che deve far sognare”, ha spiegato Costantino durante una conferenza stampa allo Yacht Club de Monaco, annunciando che la barca griffata sarà un motoryacht da 80 metri del brand Admiral che si chiamerà Sea Flower. “Non ci siamo dati limiti di budget o di materiali – ha aggiunto – vogliamo proporre un nuovo modo di vivere il mare, e a quel punto non sarà un problema trovare un compratore”.
Tisg punta a 500 milioni di ricavi nel 2025
La partnership segue quella stretta di recente con Giorgio Armani (socio del cantiere Tisg col 4,9%), che ha disegnato uno yacht di 72 metri in corso di realizzazione (sarà visibile il prossimo anno al Monaco Yacht Show). Le collaborazioni con grandi firme del design e dell’architettura, insieme con l’allargamento della gamma a motore e a vela, sono le direttrici di sviluppo del cantiere apuano (165,9 milioni di ricavi nel primo semestre 2023, +24% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un margine operativo lordo di 27,2 milioni, +37%, e un utile netto di 13,6 milioni, +78%), che accelera sulla strada dell’innovazione con l’obiettivo di toccare i 500 milioni di ricavi nel 2025. Il portafoglio ordini oggi supera 1,2 miliardi di euro e assicura lavoro per i prossimi quattro anni.
Al salone monegasco, Costantino ha portato sei barche tra cui il primo frutto della “nuova” Perini Navi (il marchio famoso per le grandi barche a vela acquisito all’asta), un catamarano a vela in alluminio di 47 metri – tra i più grandi al mondo – che sarà consegnato all’armatore a fine novembre e che per due anni sarà un museo galleggiante e ospiterà mostre, conferenze e workshop. Il nome, Art Explorer, fa capire la natura della barca. “Il nostro obiettivo è continuare a investire in soluzioni estetiche e tecnologiche rivoluzionarie – ha spiegato il ceo – per proporre linee di prodotto innovative che dettano i nuovi canoni stilistici dello yachting di lusso”.
Benetti allarga la linea B.Now
Anche Benetti, il marchio del gruppo Azimut-Benetti che quest’anno celebra il 150esimo anniversario dalla fondazione, ha presentato al Monaco Yacht Show in anteprima mondiale due nuovi modelli di megayacht in acciaio della linea B.Now 50 metri, FantaSea e Alunya. “Una location come il Principato di Monaco – afferma il brand – è il luogo perfetto per accogliere i nostri yacht, protagonisti indiscussi della grande nautica mondiale e sinonimo di eccellenza del design internazionale”. Anche il marchio del gruppo dedicato al refit, Lusben, racconta a Monaco la crescita realizzata e gli investimenti previsti: a Livorno è pronta una fossa di ispezione per alloggiare le derive di barche a vela fino a 70 metri, unica nel Mediterraneo.
Baglietto punta sulla propulsione ibrida
Baglietto, il cantiere con sede alla Spezia e importante stabilimento a Carrara, ha portato a Monaco il nuovo T52, yacht a propulsione ibrida disegnato da Francesco Paszkowski, insieme col motoryacht Dom133 Lee. Anche Baglietto, che nel 2024 celebrerà i 170 anni dalla nascita, annuncia di avere buone prospettive con un portafoglio ordini da 360 milioni che assicura lavoro per tutto il 2026 e ricavi per 60 milioni realizzati nel primo semestre 2023, destinati a raddoppiare a fine anno.
Intanto Baglietto ha annunciato l’apertura di un ufficio di rappresentanza a Singapore dopo quelli in Australia, Brasile e Repubblica Dominicana. Lo sguardo verso Oriente naturalmente punta a sviluppare nuovi e importanti mercati. La rappresentanza a Singapore sarà gestita da Alvin Chua di Monaco Yachts Asia, da oltre 30 anni attivo sul mercato asiatico.
L’industria nautica continua la marcia
Il settore, reduce da un 2022 brillante (7,3 miliardi di euro di fatturato e 3,5 miliardi di export), sta proseguendo la marcia nonostante i timori legati all’aumento dei tassi di interesse che potrebbero avere effetti sui leasing soprattutto nel segmento delle barche di dimensioni più contenute.
Silvia Pieraccini