“Eravamo ottimisti in attesa che si potesse completare il percorso, e si è completato”. Così Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti, accoglie la pubblicazione del decreto Via-Vas che apre al Masterplan di potenziamento dell’aeroporto di Firenze, con la nuova pista da 2.200 metri e il nuovo terminal. Un nuovo progetto che riprende dopo lo stop imposto dalla giustizia amministrativa al vecchio Masterplan. “Erano anni che ci stavamo lavorando di nuovo – dice Naldi – dopo l’interruzione occorsa, con molte risorse umane, molta attenzione anche sugli aspetti formali e sui contenuti”.
Prima della conferenza dei servizi per la conformità urbanistica ci sarà da attendere il parere favorevole della Commissione Europea sulla compatibilità ambientale: sarà un problema?
“Ci aspettavamo il passaggio dalla Commissione, sia noi che Enac: abbiamo il materiale già pronto. Il parere non riguarda tutto il progetto, ma soltanto alcuni aspetti del progetto Natura. Non siamo preoccupati”.
Si allungheranno i tempi prima di arrivare alla prima pietra a Peretola?
“I tempi per il parere di Bruxelles li sapremo nei prossimi giorni, Aggiusteremo leggermente il nostro programma per arrivare all’inizio dei lavori al principio dell’estate, a luglio, al massimo a settembre del 2026, includendo anche la conferenza dei servizi”.
Quest’ultimo passaggio, al quale partecipano anche gli enti locali, vi preoccupa? La Regione Toscana ha una nuova maggioranza, e nel ‘campo largo’ c’è chi chiede di ridiscutere tutto il progetto…
“La Toscana esprimerà la sua posizione in conferenza dei servizi attraverso il rappresentante che verrà delegato, ma non c’è un vero e proprio parere da esprimere. C’è chi spera di aprire un dibattito politico, ma io faccio il manager… non abbiamo timore di niente”.
I Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino hanno già annunciato ricorsi al Tar: ritiene che il nuovo Masterplan, che ha meno prescrizioni del vecchio, possa reggere all’esame della giustizia amministrativa?
“I ricorsi ci saranno, ricordo che nell’altra occasione furono soprattutto su aspetti amministrativi e non sui contenuti. Le nuove prescrizioni sono ampiamente ottemperabili, nei tempi e nelle modalità previste. Il potenziamento dell’aeroporto di Firenze serve al sistema toscano: chi è contrario non realizza che è solo il sistema che può essere vincente, nessuno dei due aeroporti è vincente da solo”.
Una volta completato l’iter in modo positivo e avviati i lavori, quanto tempo sarà necessario per realizzare il Masterplan, e quante risorse?
“Ci vorranno almeno tre anni di lavori per la pista, il nuovo terminal, le opere ambientali e di mitigazione. Per quanto riguarda i costi risorse, abbiamo dichiarato 568 milioni netti, pari a 675 milioni lordi; l’importo dei lavori per le opere compensative è di 30 milioni, più altri 5,5 milioni per mitigazioni acustiche e compensazione acustica al Comune di Campi Bisenzio”.
Leonardo Testai