Un’altra azienda toscana (la quinta) entra a far parte del Gruppo Florence, l’innovativo polo dei terzisti della moda di lusso made in Italy creato dalla Vam Investments di Francesco Trapani, dal Fondo Italiano d’investimento e da Italmobiliare. Si tratta dell’aretina Confezioni Elledue, fondata nel 1976 da Maria Grazia Livi, che produce capispalla sartoriali per i grandi marchi. Florence ha acquisito il 100% del capitale, ma la famiglia Livi ha reinvestito nella holding il 30% del valore dell’azienda conferita.
Le nuove acquisizioni sono cinque
Insieme con Elledue, Florence ha annunciato anche l’acquisizione della bergamasca Cam, della torinese Frediani, della perugina Pigolotti e di Parmamoda, che possiede due stabilimenti a Parma e Rovigo. Sono tutte e cinque aziende familiari di abbigliamento, specializzate in lavorazioni strategiche (dal capospalla agli abiti fino ai capi in jersey), che hanno piccole dimensioni (tra 5 e 10 milioni di fatturato a testa) e grande know-how. Insieme realizzano 35 milioni di ricavi e contano 300 dipendenti. In poco più di un anno e mezzo di vita, il Gruppo Florence è arrivato dunque a contare 12 terzisti e ora intende accelerare.
Da 145 a 400 milioni di ricavi in un anno
Il primo bilancio si è appena chiuso con 145 milioni di fatturato e il 20% di ebitda. Quest’anno – spiega il ceo Attila Kiss, una lunga esperienza nell’industria della moda di fascia alta – salirà, a parità di perimetro, a 170 milioni. “Ma le cinque acquisizioni appena concluse, e le altre che contiamo di chiudere nei comparti dell’abbigliamento e calzature, porteranno il gruppo a superare a fine anno i 400 milioni di fatturato con oltre duemila addetti”.
I contratti da firmare sono quasi pronti e la Toscana, ancora una volta, sarà terreno di conquista dopo l’acquisizione di Antica Valserchio di Castelnuovo Garfagnana (sciarpe e stole); della pisana Giuntini (outerwear); dell’empolese Ciemmeci Fashion (abbigliamento in pelle); dell’aretina Mely’s (maglieria).
Il prossimo anno è prevista la quotazione in Borsa
Nel 2023, poi. il progetto di creare un polo di terzisti di qualità che realizzano abiti, borse e scarpe per i brand dei gruppi Kering e Lvmh, ma anche per Hermes, Chanel e Burberry, si completerà e raggiungerà il traguardo della Borsa. “Prevediamo la quotazione a fine 2023 – spiega il ceo – con livelli di redditività che rimarranno intorno al 20% di ebitda. Sono convinto che l’aggregazione faccia bene alla filiera della moda, perché la frammentazione che esiste in Italia a un certo punto diventa un limite. Noi diamo stabilità ai terzisti, che non rischiano di avere troppe difficoltà se perdono un cliente, se va in crisi una categoria di prodotto o se devono gestire il passaggio generazionale, e portiamo stabilità ai brand che possono contare su fornitori solidi”. E’ questo meccanismo che, garantisce il Gruppo Florence, ha già prodotto risultati in termini di business: “Quasi tutti i nostri terzisti – aggiunge Kiss – in questi mesi hanno aumentato il numero di clienti perché i brand sono tranquilli nell’affidare loro le commesse”.
Silvia Pieraccini