Quasi 3mila imprese a Firenze, su 13.500 in tutta la Toscana, con oltre 6mila addetti: ce n’è abbastanza per definire il perimetro di un vero e proprio distretto del restauro per l’area metropolitana, secondo la Camera di commercio di Firenze che da fine 2020 è impegnata a promuovere un progetto in tal senso, progetto che ora comincia a produrre i primi frutti. Obiettivo dichiarato del progetto Firenze Città del Restauro, presentato con un convegno alla Mostra internazionale dell’Artigianato (Mida) in corso nel capoluogo toscano, è aiutare le imprese a incontrare la committenza pubblica e privata, italiana e internazionale, anche grazie a un nuovo portale web.
Un portale per il matching internazionale
Il progetto è promosso dalla Camera di commercio insieme a Confindustria, Legacoop, Cna e Confartigianato. A Firenze, secondo i dati dell’Università presentati al convegno, ci sono 280 imprese che operano esclusivamente nel campo del restauro, 80 delle quali certificate, e 2.500 edili e non edili che a diverso titolo si occupano di restauro: “Un distretto vitale – ha osservato il segretario generale della Camera di commercio, Giuseppe Salvini – che ha una grande proiezione internazionale. Un distretto che parte da una storia antica, ma che ha anche una bella dimensione attuale”.
Il portale Firenze Città del Restauro punta a raccogliere la pluralità dei soggetti coinvolti e creare una piazza virtuale animata da scambi tra operatori, da analisi e trend di mercato, da offerte formative in modo da identificare e implementare relazioni settoriali e intersettoriali, nella logica del distretto culturale. “Vorremmo mettere in contatto questa dimensione locale – sostiene Salvini – fatta di artigiani, di restauratori, con la grande committenza internazionale, quindi un matching tra chi offre restauro e chi domanda restauro qualificato”. Secondo i promotori, il nuovo portale sarà costantemente animato con contenuti utili ai navigatori: info su art bonus, articoli di settore, tecniche e tecnologie innovative, interviste.
Dialogo con le istituzioni su due fronti
Il portale sarà il segno più evidente di un progetto complessivo che per la Camera di commercio ha valenza strategica. “Il restauro è un settore di forte impatto per l’economia del territorio”, sottolinea Susanna Bianchi, membro di giunta della Camera e coordinatrice del progetto. “Ci sono tanti enti – ha detto – che sono coinvolti: le amministrazioni territoriali che fanno bandi di gara per restauri, le imprese, le scuole di formazione per i tecnici del restauro, le scuole edili per gli operai specializzati, gli Istituti tecnici superiori. E’ tutto un sistema che va coordinato, perché se non c’è coordinamento fra tutti gli attori del settore è difficile costruire politiche che consentano di svilupparlo”.
Per questo motivo, spiega Bianchi, “stiamo lavorando su due tavoli permanenti di confronto con gli enti e ovviamente le associazioni datoriali. I tavoli riguardano le caratteristiche del mercato, da una parte, quindi normative e possibili incentivi; e sull’altro tavolo la formazione, in modo il territorio riesca a mettere a punto una proposta complessiva”.
Confartigianato presenta il restauro sostenibile
Mida propone anche un approfondimento sul rapporto del settore del restauro con il tema della sostenibilità, fra tecniche nuove e nuovi materiali, per limitare l’impatto ambientale e sulla salute, anche dei lavoratori. Il tema è al centro dell’incontro ‘Verso un restauro sostenibile’, promosso da Confartigianato Firenze e Confartigianato Restauro. Secondo i dati resi noti dall’associazione, le imprese toscane del restauro per circa l’80% sono ditte individuali; solo il 20% è guidato da under 40, mentre le donne rappresentano oltre il 40% delle imprese.