Dopo un avvio di 2023 poco brillante, il giro di boa di metà anno conferma il rallentamento del gruppo Salvatore Ferragamo, che nel confronto con il primo semestre 2022 vede non solo un calo dei ricavi, ma una netta frenata dei margini, con un utile più che dimezzato. Nel rendiconto di periodo la maison fiorentina registra ricavi per 600 milioni di euro (-4,8% rispetto al primo semestre 2022, che diventerebbe -7,2% a tassi di cambio costanti), un Ebit di 47 milioni (-50,8%), un Ebitda di 134 milioni (-25,6%), e un utile netto di 21 milioni (-65,4%).
Pesano, sui risultati di Ferragamo a metà 2023, la cattiva performance di due aree fondamentali come l’Asia Pacifico e il Nord America: nella prima le vendite nette sono risultate in calo del 12,9% (-10,4% a tassi di cambio costanti), a causa della debole performance in Korea e del canale Travel Retail, mentre la performance del canale Retail in Greater China viene considerata positiva. Più marcato l’arretramento in Nord America, con un calo del 17,3% (-18,6% a cambi costanti). Cattive notizie anche dal Giappone (-11,4%, con un -3,8% a cambi costanti). Le note liete arrivano solo dall’area Emea (+10,8%, e +10,9% a cambi costanti), con il Centro-Sud America fermo (+0,4%, ma -7,3% a cambi costanti).
“Fiducia nelle nostre ambizioni di medio termine”
Tuttavia l’orizzonte da prendere in esame, secondo Ferragamo, è quello di medio termine, quando la maison auspica di poter raccogliere i frutti della transizione creativa e dell’ottimizzazione dei canali wholesale e retail. “Le scelte e il lavoro svolto rafforzano l’impegno nelle nostre priorità strategiche e la fiducia nelle nostre ambizioni di medio termine”, sostiene l’amministratore delegato Marco Gobbetti. Già nel prosieguo del 2023, dichiara, “l’aumento della quota di nuovi prodotti, gli investimenti in marketing e comunicazione e il continuo miglioramento dell’esperienza nei punti vendita e sul canale online, contribuiranno a rafforzare l’immagine del marchio e a generare interesse da parte di clienti attuali e nuovi”.
Secondo Gobbetti, infatti, nel semestre da poco terminato “abbiamo fatto importanti progressi nell’esecuzione delle nostre priorità strategiche. In particolare, ci siamo focalizzati sui miglioramenti a livello operativo e sulle iniziative di brand per sostenere una nuova proposta in sintonia con le aspirazioni dei nostri clienti e abbiamo proseguito le attività volte ad ottimizzare la rete retail e il canale wholesale. Siamo soddisfatti dei primi risultati dei prodotti disegnati dal nostro direttore creativo, Maximilian Davis”.
Leonardo Testai