La sostenibilità è ormai un atout per i terzisti della moda che vogliono lavorare con i brand, ma sempre più importante sta diventando (anche) il modo in cui questa sostenibilità si misura.
La storica azienda di tessuti Manteco, nata 80 anni fa e oggi nome di riferimento del distretto di Prato, questa volta ha scelto di non fare una misurazione “in casa”, magari affidandosi a un consulente privato che ha propri metodi e parametri, ma di rivolgersi a istituzioni universitarie come il Politecnico di Torino e la Libera Università di Bolzano. E’ nato così il report di sostenibilità 2022 che, sul fronte delle performance economiche, indica un aumento annuale della produzione del 9% rispetto al 2021 (quasi 7,5 milioni di metri di tessuto prodotti al 100% in Toscana da una rete di 56 aziende tessili-partner); un fatturato in forte crescita a 96,8 milioni di euro (+24,8%).
Sempre più materie prime certificate
L’accelerazione sul terreno della sostenibilità ambientale si è vista invece sull’utilizzo di materie prime certificate: più della metà (54%) di quelle usate da Manteco oggi sono provviste di certificazione (con un aumento di dieci punti percentuali rispetto al 2021), con un forte ricorso ai filati riciclati (sono il 37%). “L’incremento nell’utilizzo di materiali certificati e riciclati è stato possibile grazie al nostro Dna – spiega il ceo Matteo Mantellassi, che guida l’azienda di famiglia insieme col fratello Marco – ma anche grazie ai nostri clienti che cercano materiali sempre più sostenibili e circolari”. Nel 2022 Manteco ha completato la valutazione del ciclo di vita (Lca-Life cycle assessment) di due prodotti-cardine creati dall’azienda, la lana riciclata MWool (è la prima volta che accade) e la lana vergine a basso impatto ambientale ReviWool, che fanno risparmiare emissioni di Co2, acqua e energia.
Obiettivi ancora più ambiziosi nei prossimi anni
“Facciamo report di sostenibilità dal 2016 – continua Mantellassi – e sono sempre stati molto utili per monitorare l’avanzamento sull’economia circolare e la sostenibilità. Per i prossimi anni abbiamo obiettivi ancora più ambiziosi”.
Silvia Pieraccini