La transizione ecologica del vetro passa anche dalla Toscana e trova nello stabilimento Verallia Italia di Pescia uno dei casi più avanzati sul piano industriale e ambientale. Questo il messaggio lanciato da Legambiente, che lo ha inserito fra le esperienze nazionali più avanzate nell’ambito della campagna ‘I cantieri della transizione ecologica’, celebrando la scelta con un evento proprio presso il sito pistoiese, specializzato nella produzione di contenitori in vetro per alimenti e bevande.
Verallia, leader europeo e terzo produttore mondiale di imballaggi in vetro per il settore alimentare, ha operato un salto tecnologico per lo stabilimento di Pescia grazie alla realizzazione di un nuovo forno dotato della tecnologia HeatOx, che ha consentito il passaggio da una combustione tradizionale a un sistema di ossicombustione ottimizzata. L’intervento ha permesso di ridurre fino al 12% l’utilizzo di combustibili fossili, con una diminuzione delle emissioni stimata in circa 7,8 kton di CO2 all’anno. L’impiego di ossigeno al posto dell’aria nel processo di combustione consente inoltre di abbattere altri inquinanti, come gli ossidi di azoto, mentre il recupero di calore permette di riscaldare gli ambienti industriali senza l’uso di caldaie a metano.
Col nuovo forno cento nuovi assunti
Sul fronte occupazionale, l’investimento ha avuto effetti diretti rilevanti. Il nuovo forno ha consentito l’assunzione di circa cento persone, contribuendo a rafforzare la base produttiva locale e a migliorare la qualità della vita nel territorio. Il 25% del personale è composto da donne e sono rappresentate 11 diverse nazionalità. Verallia ha ottenuto nel 2023 la certificazione Uni pdr 125 sulla parità di genere, confermata anche per il 2024 e il 2025. L’azienda nel 2024 ha utilizzato una media del 62,6% di materiale esterno riciclato sull’insieme dei propri impianti italiani, facendo leva sul rottame di vetro proveniente sia dagli scarti di lavorazione sia dalla raccolta differenziata nazionale.
“La realizzazione del nuovo forno di Pescia rappresenta un passo strategico per la nostra azienda e per il territorio”, dichiara l’amministratore delegato di Verallia Italia e presidente di Assovetro, Marco Ravasi. “Abbiamo investito in tecnologia e responsabilità – sostiene -, creando valore condiviso: riducendo l’impatto ambientale e generando opportunità di lavoro a persone ed imprese locali”. Il riconoscimento di Legambiente si inserisce in un contesto regionale favorevole. La Toscana è tra le regioni leader nella raccolta differenziata del vetro e nel 2024 ha raggiunto un tasso di riciclo del 96,5%. A livello nazionale, secondo i dati Coreve, l’Italia ha toccato un tasso dell’80,3%, superando con anticipo l’obiettivo europeo del 70% fissato per il 2030. (lt)