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Impresa

02 agosto 2024

Laika Caravans, calo di produzione: 120 contratti a termine non saranno rinnovati

A fronte dei 5.200 veicoli prodotti per l’esercizio 2023/2024, per il 2024/2025, ad oggi, la previsione è di circa 1.000 veicoli in meno, pari a 4.130.

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Laika Caravans a San Casciano (Fi) ha comunicato ai sindacati che, a fronte dei 5.200 veicoli prodotti per l’esercizio 2023/2024, per il 2024/2025, ad oggi, la previsione è di circa 1.000 veicoli in meno, pari a 4.130. Questo determina ovviamente un calo di ore di lavoro che la società ha deciso di fronteggiare con il mancato rinnovo dei contratti a termine applicati a 120 lavoratori. Episodio analogo era accaduto due anni fa per mancanza di forniture.
Secondo il sindacato Fiom Cgil, la flessione della produzione non sarebbe dovuta a una crisi del settore, né a logiche territoriali ma è generalizzata. Dei 6 milioni di veicoli ricreativi circolanti in Europa, il 72% ha più di 10 anni e il numero massimo di veicoli immatricolati in un anno dalle case produttrici europee è pari a 180 mila. Questo determina una richiesta straordinaria che aumenta ancora grazie a nuove abitudini di utilizzo post Covid e all’acquisto da parte di una più ampia fascia d’età.

Non sono state concesse linee di credito e il mercato si è bloccato

In questo contesto i players hanno alzato i listini prezzi dei veicoli di percentuali che ondeggiano dal 20 al 35%. A molti rivenditori europei non sono state però concesse linee di credito sufficienti a sostenere l’acquisto i mezzi e ciò ha determinato un blocco del mercato.
A questa situazione si è sommata l’over produzione della stagione attuale che, per i produttori come Laika, ha significato ritrovarsi con un numero elevato di veicoli giacenti, venduti scontati in una guerra di prezzi tra concorrenti. Questa è per il sindacato la vera causa che ha portato le aziende “a scegliere di far cassa sui lavoratori lasciando a casa i tempi determinati e con l’ombra futura della cassa integrazione”.
Secondo Iuri Campofiloni (Fiom Cgil): “Questo è un modello di fare impresa ingiusto che non accettiamo ma che in Laika cercheremo di gestire, forti della contrattazione che in questi anni ha portato i dipendenti a crescere dai 280 del 2016 ai quasi 700 attuali e che ci permette di fare leva sull’accordo di bacino del 2021 che consente a coloro che hanno già operato in Laika di tornare al lavoro qualora vi siano camper in più da produrre rispetto al preventivato”.
A settembre si aprirà un confronto per il ricambio generazionale di accompagnamento per coloro che sono prossimi a maturare i requisiti pensionistici e saranno messi in campo tutti gli strumenti affinché, nella stagione 2024/2025, “le scelte non ricadano sulle spalle dei lavoratori ma se le paghino le aziende”. (redgs)

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