Un gruppo di esperti, stakeholder, rappresentanti di imprese (pubbliche e private) e istituzioni, in grado di orientare al meglio le attività di trasferimento tecnologico del Cnr di Firenze, con l’obiettivo di supportare la ricerca e l’innovazione delle imprese e degli enti del territorio. E’ il nuovo comitato consultivo degli stakeholder del Centratec, struttura dell’area territoriale di ricerca di Firenze che offre servizi relativi al trasferimento tecnologico e al supporto della ricerca&sviluppo.
Fra i soggetti rappresentati nel nuovo comitato, composto da 21 membri, figurano Confindustria Toscana, Leonardo, El.En., Toscana Life Sciences, Distretto Gate 4.0, Asev. Il comitato contribuisce all’individuazione di target strategici in materia di innovazione e trasferimento tecnologico d’interesse per il tessuto produttivo del territorio regionale, e formula i suoi suggerimenti per la formulazione delle roadmap di sviluppo del Centratec.
“Con la ricerca rafforziamo il tessuto produttivo”
Il nuovo comitato si è insediato in occasione di un convegno a Sesto Fiorentino, a cui ha preso parte anche la presidente del Cnr, la pisana Maria Chiara Carrozza. “Siamo qui per riuscire anche a dare un messaggio di apertura del Cnr verso le imprese – ha spiegato -, e anche di ascolto dei bisogni, degli interessi, e di come possiamo costruire un percorso per avere un unico gate di accesso a conoscenze, competenze e tecnologia del Cnr qui nell’area di Firenze”.
Una porzione del convegno è stata dedicata alle case history di innovazione abilitante per le imprese propiziate dall’area Cnr di Firenze: il recupero e valorizzazione delle materie prime ‘seconde’ della filiera olivo-oleica, con due aziende agricole del territorio (Peccianti Francesco e Marchesi Ginori Lisci); la cavitazione idrodinamica per la valorizzazione di mele intere e scarti, con il Consorzio Melinda; lo sviluppo di metodi di diagnosi precoce per il controllo di organismi nocivi in vivaio, con l’Associazione Vivaisti Italiani; la distribuzione a chiave quantistica con Quantum Telecommunications Italy.
“Se vogliamo il rafforzamento del tessuto produttivo – ha osservato Carrozza -, e anche creare posti di lavoro con la ricerca, l’unica maniera è lavorare con gli stakeholder industriali. Vista la transizione digitale, la transizione ecologica, le crisi che stiamo vivendo come la crisi energetica, noi dobbiamo essere in contatto con il mondo produttivo, in una logica di alleanza pubblico-privato”. Grazie a strutture come Centratec, ha ricordato la presidente del Cnr, le imprese possono “entrare in contatto con le competenze e il know-how che poi vanno dalla biologia all’ottica, dal quantum tech all’intelligenza artificiale, all’agraria”.
Facility dalle lavorazioni meccaniche alla ricerca chimica
“Quello che potrà fare Centratec – afferma Alessandro Farini, responsabile della struttura – è mettere a disposizione di aziende di persone interessate tutte le facility che qui ci sono, quindi camere pulite, microscopia, officine, ma non solo questo: io vorrei dire che la più grande facility che il Cnr può mettere a disposizione sono le competenze, sono le persone che sanno fare trasferimento tecnologico, che sanno portare nuove idee, sanno come portarle avanti in tempi rapidi, sapendo accompagnare la progettualità”.
Al Centratec afferiscono attualmente 9 istituti del Cnr, con sedi principali e secondarie nell’area del territorio fiorentino, e specializzazioni dalla chimica alla fisica, dallle scienze del patrimonio culturale alla bioeconomia. Tra le facilities del Cnr verso cui il Centratec può favorire l’accesso a imprese ed altri organismi pubblici e privati esterni, il Centro di Microscopia Elettronica, il Servizio per le Lavorazioni Meccaniche Avanzate, il Laboratorio di Analisi e Ricerche Chimico-Ambientali, oltre a numerosi Laboratori degli istituti afferenti. Centratec può agire anche in base a strategie sviluppate in funzione della collaborazione con Centri di Competenza e Innovation Hub nazionali ed internazionali.
Leonardo Testai