Accordo trovato tra Regione Toscana, Province di Pisa, Siena e Grosseto e Comuni geotermici per ripartire 16 milioni di risorse versate da Enel Green Power come compensazioni territoriali relative a una parte della produzione geotermoelettrica del 2022 e del 2023 (la somma totale corrisposta per i due anni si aggira sui 26 milioni di euro). Il Comune che riceverà più soldi è Pomarance (Pisa) che – sulla base della delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale – avrà 4,5 milioni di euro, seguito da Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) con 2,4 milioni e da Monterotondo Marittimo (Grosseto) con 1,7 milioni di euro. I soldi del Fondo Geotermico serviranno per realizzare interventi, anche infrastrutturali, funzionali allo sviluppo sociale e economico delle aree interessate.
Debutta un nuovo contributo (0,05 cent a Kwh) per i Comuni geotermici
Il tavolo istituzionale sulla geotermia, che si è riunito nelle settimane scorse, ha invece rinviato la definizione di un ulteriore contributo, previsto dal decreto legge 50/2022, che dal 1 gennaio 2023 graverà sui titolari di concessioni di impianti alimentati da fonti energetiche geotermiche, e che è pari a 0,05 centesimi di euro per ogni chilowattora di energia elettrica prodotta dal campo geotermico della coltivazione; le risorse andranno a progetti per lo sviluppo sociale, economico e produttivo dei Comuni geotermici, ma ora si attende un decreto ministeriale per definire le modalità di erogazione, ripartizione e utilizzo delle risorse.
Enel ha presentato il piano di sviluppo geotermico aggiornato
Ma la dialettica con Enel Green Power non si esaurisce qui, anzi. Sul tavolo c’è Il nuovo piano di sviluppo geotermico che il gruppo energetico ha presentato nelle settimane scorse in Regione, e che dovrebbe servire ad ottenere il rinnovo delle concessioni di sfruttamento geotermico (in scadenza) per i prossimi 20 anni, sulla base della norma introdotta dal Governo a fine 2023 col decreto legge Energia. La trattativa tra Regione e Enel è già avviata, ma il presidente regionale Eugenio Giani ha fatto sapere di voler “condividere i contenuti del piano con i Comuni geotermici, per verificare che le istanze dei territori siano state accolte in modo soddisfacente”. L’accordo finale dovrebbe chiudersi entro il prossimo giugno.
Ecco gli investimenti promessi dal gruppo energetico
Enel Green Power ha previsto investimenti per decine di milioni di euro in due nuove centrali, potenziamento di quelle esistenti e interventi per migliorare la sostenibilità ambientale. I Comuni geotermici chiedono più soldi per le compensazioni, posti di lavoro e infrastrutture, visto che molti si trovano in aree di crisi.
La fonte rinnovabile più diffusa in Toscana
La sfida è trovare un nuovo equilibrio tra sfruttamento della risorsa e sviluppo economico dei Comuni geotermici. La geotermia è la fonte energetica rinnovabile più diffusa in Toscana – esistono 34 centrali nelle province di Pisa, Siena e Grosseto, tutte gestite da Enel Green Power, con 916 megawatt di potenza installata e 6 miliardi di kilowattora prodotti nel 2023, pari a un terzo del fabbisogno elettrico regionale – ma è anche quella che da sempre ha sollevato frizioni nei territori interessati per i rischi di inquinamento legati agli impianti. Ora si apre una stagione importante per la transizione ecologica. L’obiettivo di lungo termine di Enel è quello di raddoppiare la produzione geotermica. Gli investimenti non si sono fermati neppure in questa fase di passsggio: nel febbraio scorso il gruppo energetico ha aperto un cantiere da 30 milioni di euro per catturare l’anidride carbonica rilasciata da due centrali geotermoelettriche a Piancastagnaio (Pc4 e Pc5), che potrà essere utilizzata per usi alimentari, industriali, medicali. Ma ora si aspetta la mossa decisiva, per le istituzioni e per la società.
Silvia Pieraccini