Paolo Marcucci (Kedrion) e Silvia Oteri (Permira)
La famiglia lucchese Marcucci cede ufficialmente il controllo della sua creatura farmaceutica Kedrion, uno dei leader mondiali nella lavorazione del plasma (660 milioni di fatturato 2021 con un margine operativo lordo di 99 milioni). Oggi, 1 settembre, Permira ha firmato il closing dell’operazione annunciata nel gennaio scorso che, insieme con una società controllata dall’Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e Ampersand Capital Partners, porterà il fondo di private equity ad aggregare Kedrion con l’azienda biofarmaceutica Bpl, basata nel Regno Unito. L’obiettivo è creare un player globale nel campo dei plasmaderivati da 1,1 miliardi di euro di ricavi all’anno con più di 4.000 addetti nel mondo.
La famiglia Marcucci avrà una quota di minoranza nella nuova Kedrion-Bpl
Conclusa l’operazione, la famiglia Marcucci mantiene una quota di minoranza nel capitale della nuova società unificata, come partner di Permira, così come gli ex-soci Fondo strategico italiano (Fsi) e Cdp Equity. Il nuovo amministratore delegato della società unificata sarà, dal 1 gennaio 2023, Ugo di Francesco, da dieci anni amministratore delegato del Gruppo Chiesi, mentre Paolo Marcucci avrà l’incarico di presidente non esecutivo.
Kedrion è stata fondata nel 2001 dalla famiglia Marcucci in Garfagnana (la sede è a Castelvecchio Pascoli) e ha stabilimenti in Italia, Usa e Ungheria e un portfolio costituito da 21 prodotti e oltre 600 autorizzazioni all’immissione in commercio in tutto il mondo. “La partnership con Permira ha reso possibile un grande passo avanti nella storia di Kedrion – afferma Paolo Marcucci – permettendoci di dar vita a un player globale nel settore dei plasmaderivati in grado di competere con successo in un mercato in crescita e caratterizzato da nuove e costanti sfide nel campo della salute”.