Prima è diventata società Benefit, inserendo nello statuto aziendale, accanto agli obiettivi di redditività, quelli di beneficio per la comunità, l’ambiente, i lavoratori; adesso la Italpreziosi di Arezzo, colosso leader nella produzione di lingotti d’oro da investimento, fa un passo ulteriore e ottiene la certificazione di sostenibilità BCorp, uno degli standard più elevati a livello mondiale di misurazione delle performance Esg (environmental, social, governance). Tutto questo nell’anno in cui la società fondata e guidata dalla ceo Ivana Ciabatti festeggia il quarantennale.
Tracciabilità della filiera e rispetto degli standard internazionali su purezza e provenienza etica
Con la certificazione BCorp Italpreziosi entra a far parte – spiega un comunicato – di “un movimento globale di aziende che guidano il cambiamento impegnandosi in favore di un paradigma economico inclusivo, equo e rigenerativo”. Il fiore all’occhiello dell’azienda è dato dalla tracciabilità della filiera e dal rispetto degli standard internazionali più rigorosi per purezza e provenienza etica, grazie alla certificazione Lbma Good Delivery dei lingotti in oro puro 999.9, alle partecipazioni possedute in alcune miniere di metalli preziosi e agli investimenti in tecnologia.
Creare valore per la filiera ma anche per la società
“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fondere la tradizione del territorio con l’innovazione, creando valore non solo per l’intera filiera ma anche per la società- afferma Ivana Ciabatti – l’anniversario dei 40 anni è solo una tappa del percorso intrapreso: altri obiettivi ambiziosi sono da raggiungere, investendo sempre su alta tecnologia tutta italiana, mirando a servizi e prodotti che rispettino elevati standard di qualità e di responsabilità etica e sociale”. Essere una società Benefit certificata BCorp nel settore dei metalli preziosi è “una responsabilità che ci spinge a continuare su questa strada – continua la fondatrice – con ancora più determinazione verso un miglioramento continuo”.
Nel 2022 fatturato a 3,5 miliardi di euro, utile netto di 2,3 milioni
Il valore della produzione 2022 di Italpreziosi è stato superiore a 3,5 miliardi di euro, dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente (-0,25%) e come sempre spinto dalle quotazioni della materia prima, mentre l’ebitda (margine operativo lordo) è salito a 8,3 milioni (+51%) e l’utile netto a 2,3 milioni (+35%). Il 62% dei ricavi è realizzato all’estero. Il patrimonio netto complessivo è passato da 32 a 35 milioni. Il bilancio 2023 non è ancora stato approvato.
Silvia Pieraccini