Imm-Carrarafiere ha un futuro, e anzi è avviata verso il rilancio: è quanto sostiene Leonardo Marras, assessore all’economia della Regione Toscana, che è intervenuto con una nota dopo la delibera di giunta del 2 maggio scorso che prospettava per la società non solo una revisione del piano industriale entro ottobre, ma anche l’ipotesi di messa in liquidazione per fine anno nel caso in cui la situazione finanziaria diventasse insostenibile, come evidenziato da T24.
“Nonostante la grande crisi che abbiamo affrontato a partire dallo scorso anno, oggi la continuità è garantita e la situazione è avviata verso una soluzione che va comunque monitorata continuamente proprio grazie all’aggiornamento continuo del piano industriale”, sostiene Marras, secondo cui la delibera del 2 maggio “non aggiunge niente a ciò che anche negli anni passati avevamo previsto e che discende essenzialmente dalla legge, ma prende semplicemente atto dell’impatto che la pandemia ha determinato sulla vita dell’ente, la cui attività, come in tanti altri casi, è stata limitata dalle prescrizioni anticontagio. E’ chiaro che senza continuità aziendale non si potrebbe che procedere alla liquidazione”.
“Bilancio 2021 ok, numeri che non si vedevano da tempo”
Il vicesindaco di Carrara con delega al bilancio, Matteo Martinelli, è sulla stessa lunghezza d’onda di Marras, e rinnova l’impegno per il futuro di Imm-Carrarafiere: “E’ stato approvato il bilancio 2021 – ricorda – con un risultato positivo che, pur da considerare con la dovuta cautela, parla di numeri che non si vedevano da oltre un decennio. Inoltre nel 2022 l’ente ha ripreso la sua attività. Sono state organizzate importanti manifestazioni, alcune già consolidate come Seatec, altre che si stanno sviluppando, come il Gamics e altre legate allo sport. Sono eventi che ci fanno ben sperare per il futuro”.
Il Comune di Carrara è il primo azionista di Imm-Carrarafiere col 40,8% del capitale, mentre la Regione ne detiene il 36,4%. La società ha chiuso il proprio bilancio di esercizio 2021 con un utile di 166.406 euro, dopo anni di perdite.